È un frutto che si mangia assolutamente lontano dai pasti per via del suo contenuto zuccherino. L’uva ha tanti benefici ma un consumo esagerato potrebbe creare problemi. Ecco cosa fare in caso di indigestione.
L’uva è un frutto salutare ma abbinato ad altri alimenti può far salire l’indice glicemico. Quindi è preferibile consumarla durante gli spuntini insieme a frutta secca e yogurt. Meno zuccherini e calorici potrebbero essere invece il succo d’uva e la marmellata che comunque sono consumati già da principio durante gli spuntini perché sono molto facili da integrare.
Il consumo esagerato di uva tira in ballo come primo problema l’iperglicemia. L’uva non è una frutta adatta per diabetici, il consumo consigliato in questo caso è di 2 o massimo 3 volte a settimana. Non è molto furbo un consumo prolungato di uva per chi ha problemi di motilità intestinale. A lungo andare l’uva potrebbe avere un effetto lassativo e peggiorare la situazione. Evitiamo di mangiarla in caso di colon irritato o di colite mentre non facciamoci problemi in caso di gravidanza purché evitiamo di consumarla a cena o a tarda sera. Lo zucchero potrebbe eccitare il feto e il sonno notturno ne risentirebbe.
Riequilibrare la flora intestinale
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Cosa succede se mangiamo tanta uva? Non pensiamo alla dieta e alle calorie, la nostra paura di ingrassare non è giustificata. I problemi che darebbe un consumo smodato di uva non risiedono nei chili in eccesso. Piuttosto un’indigestione di uva può creare squilibri a livello intestinale, farci perdere la regolarità nell’evacuazione, portare dolori a livello addominale. La dose giornaliera consigliata è un grappolo corrispondente a 100 grammi da consumare soprattutto nel pomeriggio. A colazione un abbinamento con yogurt e fiocchi d’avena ci da un apporto calorico perfetto per iniziare la giornata.
Nel caso di indigestione e di conseguenti problemi intestinali o gastrici dovremmo evitare di esagerare con altri cibi per almeno un paio d’ore o per il resto della giornata. Potremmo mangiare cibi che riequilibrino l’apporto di zucchero e acidi. Tisane di camomilla e passiflora possono aiutarci a limitare i dolori di stomaco o gli attacchi di colite. Comunque se i dolori persistono dovremmo sicuramente andare dal medico.
Cosa succede se mangiamo tanta uva e cosa fare per la cena
L’importanza di non farci prendere la mano e non esagerare è data dal fatto che con le giuste dosi questi frutti ci fanno davvero bene. L’uva per esempio è stata sottoposta a numerosi studi dopo la scoperta della presenza della melatonina. La presenza di vitamina B6 agisce sulle cellule nervose dando un corretto nutrimento. Questo significa regolare il ritmo sonno veglia e combattere lo stress migliorando l’umore. Facciamo in modo che questa frutta sia presente nella nostra dieta ma con le giuste porzioni.
L’uva può essere utilizzata per cucinare i risotti e abbinata durante i pasti alla lattuga se non siamo diabetici e non abbiamo problemi di iperglicemia. Invece di mangiarla dopo cena proviamo a consumarla prima di cena. Se mangiamo pesce bollito e verdure crude, il pasto notturno sarà molto equilibrato e ci aiuterà a prendere sonno più facilmente. Ricordiamo che 100 grammi di uva corrispondono a 61 calorie quindi regoliamoci per fare in modo che il fabbisogno calorico giornaliero non venga superato.
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