Cosa succede se ci punge il calabrone asiatico e come tenerlo lontano da balconi, terrazze e giardino

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Si chiamano calabroni killer o vespe mandarine e possono essere letali. Sono i calabroni più grandi al Mondo, vengono dall’Asia e hanno pungiglioni lunghi 6 mm. Ecco come possiamo difenderci.

Il veleno dei calabroni asiatici o vespe mandarine è tossico e provoca molto dolore, in casi rari può provocare la morte. Quando veniamo punti, la parte del corpo coinvolta si gonfia e fa male per qualche giorno. Dolore e tossicità caratterizzano l’azione che la puntura di questi piccoli insetti provoca sull’essere umano. Di solito è la peggiore tra tutte le punture degli insetti di piccola dimensione più conosciuti. Gli scienziati sono comunque riusciti a stabilire durante le loro ricerche cominciate negli anni Ottanta che la dose di veleno per essere letale dovrebbe essere molto elevata.

Rispetto agli insetti più piccoli del calabrone questi animaletti possono pungere più volte e rilasciare dosi di veleno 10 volte superiori. A differenza degli insetti più piccoli il calabrone però non difende il suo nido con la stessa determinazione quindi è più facile colpirli e allontanarli. Ma è necessario l’intervento di una persona specializzata. Sono vespe molto aggressive che producono danni durante l’attacco, sono meno efficaci quando cerchiamo di combatterle. Il nido comunque non va mai tioccato. Il veleno è potente per la presenza contemporanea di aceticolina, istamina e chinina. Queste sostanze dilatano i vasi sanguigni e indeboliscono le cellule immunitarie.

Attacco e difesa

Cosa succede se ci punge il calabrone asiatico? Si crea una infiammazione diffusa e le chinine decompongono le nostre cellule ematiche e muscolari. Si verifica il rilascio di emoglobina che affatica i reni durante la fase di filtraggio. Insufficienza renale e blocco degli impulsi nervosi potrebbero essere delle conseguenze che mettono in pericolo il nostro organismo.

In Giappone sono 50 i morti ogni anno per punture del calabrone killer. Queste vespe non attaccano se non infastidite. Si allontanano dal nido alla ricerca di cibo, il modo migliore per difendersi è quello di vestire abiti con maniche lunghe perché la puntura diventa innocua sopra il tessuto. Durante la stagione calda possiamo utilizzare rimedi naturali per tenerle lontani dai nostri spazi aperti e verdi rendendo più sicura la vita domestica. Comunque spruzzando sulla pelle spray alla citronella, alla lavanda oppure l’olio di jojoba eviteremo di essere attaccati. Questi odori sono molto sgradevoli per questi tipi di calabroni.

Cosa succede se ci punge il calabrone asiatico e come anticipare il pericolo

Se vediamo nel nostro terrazzo o nel giardino un nido di calabroni killer dovremmo chiamare i vigili del fuoco che procederanno alla rimozione. Quindi possiamo affidarci a una ditta specializzata nelle disinfestazioni. Possiamo difendere balconi e terrazze con rimedi preventivi del tutto naturali.

Le erbe che possiamo coltivare come difesa sono l’aglio, la calendula, il crisantemo, l’erba gatta e la verbena odorosa. Sono piante che arricchiscono gli spazi con profumi che per noi possono essere piacevoli mentre lo sono meno per questi insetti così pericolosi. Possiamo sistemare nelle piante che abbiamo già in balcone delle palline di naftalina, l’odore per noi è meno piacevole ma il rimedio è molto efficace. Un sistema che può essere interessante riguarda il caffè. Bruciando il caffè macinato in una ciotola terremo lontano calabroni e vespe di ogni tipo. Molto più piacevoli sono gli effluvi di cannella e foglie di alloro. Sono repellenti che i calabroni detestano e da cui si tengono sempre alla larga.

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