A ciascuno di noi, per diverse ragioni, può succedere di cambiare indirizzo. Allora, vediamo, sul piano giuridico, quali sono le conseguenze del cambio di residenza. In particolare, cosa succede quando la raccomandata viene notificata al vecchio indirizzo? Normalmente, il postino si limita a restituirla al mittente con la dicitura “trasferito”. Tuttavia, sul piano legale, è bene sapere che il codice civile stabilisce che le comunicazioni si considerano conosciute nel momento in cui pervengono all’indirizzo del destinatario. Ne deriva che, in caso di cambio di residenza, tutte le notifiche fatte al vecchio indirizzo, non hanno alcun valore legale. Può accadere, però, che le notifiche avvengono proprio durante il periodo in cui è in atto il cambio di residenza. Che succede in questi casi? A questi interrogativi è stata data risposta da una sentenza della Cassazione, la n. 24.720 del 2018.
Cambio di residenza
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Quando si cambia residenza, l’interessato si reca al Comune per effettuare la dichiarazione del cambio. In tale occasione, gli vengono forniti due moduli da compilare: uno ai fini anagrafici e l’altro ai fini dell’aggiornamento dei dati della patente. Quest’ultimo, viene inviato alla Motorizzazione e al PRA. Da questo momento in poi, tutte le comunicazioni relative all’uso dell’automobile, come le multe o il mancato pagamento del bollo, devono essere spedite al nuovo indirizzo. Pertanto, una volta effettuato il cambio di residenza al Comune, non occorre provvedere allo specifico adempimento presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Da ciò deriva che tutte le notifiche effettuate al vecchio indirizzo si considerano nulle. Allo stesso modo, se il postino lascia l’avviso di giacenza al vecchio indirizzo la multa è nulla. Un esempio tipico è quello dei coniugi che si separano. Se l’uomo cambia casa per lasciare la vecchia abitazione alla donna, affidataria dei figli, cosa accade alle raccomandate? Ebbene, se quest’ultima dovesse ritirare una raccomandata per conto dell’ex, la notifica sarebbe illegittima. Quindi, all’interrogativo su cosa succede quando la raccomandata viene notificata al vecchio indirizzo, anche la giurisprudenza è dello stesso avviso. Cioè, l’automobilista che trasferisce il proprio indirizzo di residenza non ha alcun onere di comunicazione al Pra o alla motorizzazione. Ciò in quanto, come detto, la comunicazione del cambio di residenza, fatta dal proprietario all’anagrafe comunale, ha valore anche per il PRA. Sarà quest’ultimo ad avere l’onere di annotarla d’ufficio nei propri registri.