Le leggi italiane tutelano sempre molto la famiglia e la mettono al centro anche quando si parla di eredità. In particolare cambia qualcosa e cosa succede all’eredità se i coniugi erano sposati in regime di separazione dei beni? Si sente spesso parlare del regime della separazione dei beni. Le coppie lo scelgono più volentieri rispetto alla comunione dei beni, a cui invece erano abituati i loro genitori.
Come è regolata l’eredità tra coniugi
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Se colui che muore non lascia testamento si parla di successione legittima, ossia secondo le norme di legge. Le quote previste dal Codice Civile sono allora queste.
Se il coniuge che muore lascia il coniuge ed un figlio, il patrimonio ereditario viene diviso in parti uguali tra loro. Il coniuge riceverà metà di tutti i beni del defunto. Il codice civile stabilisce poi quote diverse se i figli sono più di uno, oppure se accanto al coniuge rimangono altri parenti che ereditano.
È ancora presto per dire cosa succede all’eredità se i coniugi erano sposati in regime di separazione dei beni.
Prima bisogna vedere cosa accade se il coniuge che muore ha fatto testamento.
La successione testamentaria
Così si chiama la successione regolata dal testamento. In questo caso il Codice Civile fissa una quota al di sotto della quale quel certo tipo di erede non può essere lasciato. Per il coniuge la quota sotto cui non si può andare è un terzo di tutta l’eredità. Quindi se il marito muore con il testamento può lasciare i due terzi del patrimonio a chi vuole. Può trattarsi anche di amici o associazioni benefiche. Ma almeno un terzo deve lasciarlo per forza alla moglie.
Il regime di separazione dei beni e l’eredità
Essere sposati in separazione o comunione dei beni non modifica le norme sull’eredità appena illustrate. Quindi il coniuge eredita esattamente le stesse quote sopra indicate indipendentemente dal regime patrimoniale scelto dai coniugi per il loro matrimonio.