Cosa succede al corpo quando si digiuna e quanti chili si possono perdere

dieta

Che cosa si intende per digiuno? Semplicemente l’intervallo tra un pasto e l’altro. Questo significa che ognuno di noi ogni giorno affronta una fase di digiuno più o meno lunga, quella tra la cena e la prima colazione. I nutrizionisti raccomandano una pausa di almeno 12 ore per permettere al nostro organismo di resettarsi. Ma per quante ore si può prolungare l’astinenza dal cibo e può essere il sistema migliore per perdere peso? Inoltre, cosa succede al corpo quando si digiuna? Parleremo di alcune forme di digiuno, alcune nate per motivi terapeutici o per favorire la longevità, ma che portano tutte ad una perdita più o meno considerevole di peso.

Come si fa la dieta del digiuno

La forma più comune di digiuno adottata per la perdita di peso è quella intermittente, che alterna fasi più o meno lunghe di astinenza dal cibo a fasi in cui ci si alimenta regolarmente. Si possono seguire diversi schemi. Il più comune è il metodo 16/8 in cui si digiuna per 16 ore e si inseriscono i pasti in una finestra temporale di 8 ore. Altri schemi prevedono di alternare i giorni di digiuno a quelli in cui ci si alimenta normalmente, oppure di inserire 1 o 2 giorni di digiuno all’interno della settimana. La scelta dello schema è personale e dipende dallo stile di vita, ma anche dai consigli del medico curante a cui bisognerebbe rivolgersi prima di affrontare un regime di questo tipo.

Cosa succede al corpo quando si digiuna

Il digiuno intermittente è il sistema più indicato per chi vuole perdere peso rapidamente. Infatti, in assenza di cibo si innesca un meccanismo in cui l’organismo inizia ad attingere dalle scorte e a ricavare energia dalla massa grassa. Si ottiene un rapido calo ponderale e una diminuzione della circonferenza della vita. I dati scientifici sembrano indicare che il digiuno intermittente potrebbe rivelarsi efficace non solo nella perdita di peso ma anche nell’ottimizzare il metabolismo.

Inoltre l’astinenza dal cibo ridurrebbe l’appetito producendo un dimagrimento indiretto. Si parlerebbe anche di un rallentamento dell’invecchiamento come conseguenza della riparazione cellulare prodotta dalla restrizione calorica e di un effetto protettivo sulla salute del cervello. Tuttavia si tratta ancora di ipotesi e per avere la certezza scientifica sono necessarie ulteriori conferme.

Quanti chili si potrebbero perdere

Durante la fase di digiuno non sono ammessi cibi ma solo sostanze liquide a zero calorie, come acqua, caffè e tisane non zuccherate. È possibile assumere anche integratori multivitaminici oppure tè verde o nero oppure latte di cocco senza aggiungere zucchero. Per raggiungere perdite di peso considerevoli, però, nella fase in cui si mangia bisognerebbe fare pasti bilanciati ed equilibrati. Per non vanificare i benefici del digiuno, la dieta dovrebbe privilegiare verdura e frutta, cereali integrali, pesce e carne magra, legumi e grassi sani.

La perdita di peso non è uguale per tutti e dipende da diversi fattori, ma generalmente oscilla tra il 3% e l’8% del peso in un periodo variabile tra poche settimane e qualche mese. Mediamente si riscontra una perdita di peso di circa 3,5 kg al mese.

Lettura consigliata

Alimenti che aiuterebbero a dimagrire naturalmente e a lungo anche 10 kg

Consigliati per te