Cosa spetta a chi perde il reddito di cittadinanza e quali soldi può percepire dallo Stato: ecco cosa fare

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Se perdere il reddito di cittadinanza è stato fin da subito un evento abbastanza facile e frequente, lo sarà ancora di più con la nuova misura che il Governo ha deciso di introdurre in sostituzione del vecchio sussidio. Infatti dal primo gennaio 2024 al posto del reddito di cittadinanza i cittadini avranno a che fare con la Garanzia per l’Inclusione. Infatti per i soggetti attivabili al lavoro saranno molti di più gli adempimenti da rispettare.

A partire dall’accettazione delle proposte di lavoro per i soggetti under 60 e sopra i 18 anni di età e per finire alle presenze a corsi di formazione e convocazioni presso gli Uffici per l’Impiego. Nello schema del Decreto Lavoro infatti sono davvero molti i vincoli imposti alla nuova misura. Proprio alla luce di questa maggiore facilità nel perdere il sussidio, ecco cosa spetta a chi perde il reddito di cittadinanza come aiuti da parte dello Stato.

Adempimenti per il RdC o per la Garanzia di Inclusione

Per i nuclei familiari beneficiari della Garanzia per l’Inclusione, gli adempimenti saranno molteplici. Una volta sottoscritto il patto per l’attivazione, ogni singolo componente verrà profilato. Significa che ogni componente il nucleo familiare dovrà aderire sottoscrivendo il patto, ai percorsi individuati come utili in base ai loro fabbisogni. Chi ha una età compresa tra i 18 ed i 60 anni non compiuti, dovrebbe essere messo in condizione di ritornare a lavorare.

Saranno i servizi sociali dei Comuni dove risiedono i beneficiari a produrre questi piani di nuova inclusione invece per chi attivabile al lavoro non è. Il sussidio potrà essere percepito per 18 mesi consecutivi. Il rinnovo scatta dopo un mese dalla scadenza dei primi 18 mesi. Ma dal secondo rinnovo la misura dura 12 mesi per volta e non più 18 mesi. Chi perde il reddito di cittadinanza o chi perderà il nuovo sussidio non avrà grandi alternative per poter sfruttare un aiuto statale. Infatti anche la Garanzia per l’Inclusione diventerà misura unica di sostegno ai prossimi allo stato di povertà.

Cosa spetta a chi perde il reddito di cittadinanza come aiuti statali?

Se a perdere il reddito di cittadinanza o in futuro, la Garanzia per l’Inclusione è un soggetto attivabile al lavoro, poco altro offre lo Stato. Infatti non esistono misure che consentono di sostituire come fonte di reddito questo sussidio. La NASPI è l’ammortizzatore sociale che l’INPS eroga a chi perde involontariamente il lavoro.

Ma è evidente che chi proviene dal reddito di cittadinanza, non avendo un lavoro non può rientrare nel perimetro del sussidio. Se a perdere il beneficio invece è un soggetto sopra i 60 anni di età, altre misure assistenziali da parte dello Stato ci sono. L’assegno sociale per esempio è una misura di questo genere. Ma si tratta di una misura che può essere presa solo al compimento dei 67 anni di età. L’assegno sociale è collegato al reddito del diretto interessato e del suo coniuge se presente. Non ci sono collegamenti con l’ISEE e quindi è meno rigido del reddito di cittadinanza come requisiti.

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