Cosa significa investire in diamanti nel 2023: pro e contro, rendimenti e altre cose da sapere

Investire in diamanti-Foto da pixabay.com

Se siamo alla ricerca di investimenti particolari, quelli in diamanti sono davvero diversi da ogni altro conosciuto. Si tratta di piccoli beni mobili da acquistare e da tenere per 10 anni in modo che svalutazione e inflazione non incidano sulla somma spesa. Si tratta di investimenti non speculativi che daranno vita in futuro a capitale non tassabile e completamente anonimo.

Investire in diamanti significa rivolgersi a un bene relativamente stabile che ha una crescita costante. Dopo la crisi degli anni Ottanta, i diamanti non hanno conosciuto altri stop e il valore è sempre cresciuto. Per questo motivo sono considerati beni rifugio a cui ricorrere quando le crisi economiche internazionali si fanno sentire. Come sta accadendo quest’anno.

I diamanti sono rari e prestigiosi, possono essere trasportati e messi al sicuro nelle cassette di sicurezza. Possono essere liquidati ovunque nel Mondo e sono un vero e proprio investimento al portatore. Hanno dimensioni piccolissime e valori altissimi, se siamo in possesso di un certificato di garanzia internazionale tutti questi requisiti non sono in discussione. Cosa significa investire in diamanti nel 2023? Significa sicurezza, avere più elementi a favore che contrari e rendimenti stabili. Ecco un approfondimento.

Report e mercati internazionali

Molto strumenti d’investimento hanno dimostrato negli ultimi anni rischi maggiori per i piccoli risparmiatori. Per questo l’acquisto di diamanti è tornato in auge. Anche per gli italiani i beni rifugio sono diventati indispensabili e gli investimenti in diamanti si affiancano a Buoni Fruttiferi Postali e Obbligazioni Statali in cui c’è ancora molta fiducia. Anche se dalla maggior parte delle persone viene considerato un investimento per collezionisti, il settore diamanti oggi rappresenta qualcosa di più.

Un pericolo può essere dato dall’acquisto di metalli che pur venduti come preziosi non lo sono affatto. Per questo è fondamentale avere i certificati internazionali dell’Istituto Internazionale Gemmologico di Anversa, quello americano e quello italiano. È necessario consultare il Rapaport Diamond Report e si può fare solo a pagamento. Il mercato dei prezzi appartiene a una sola azienda ed è coperto da copyright. Martin Rapaport ha istituito il Kimbersly Process, un modo con cui i produttori possono gestire i prezzi evitando conflitti che potrebbero penalizzare le zone in cui avvengono le estrazioni.

Cosa significa investire in diamanti nel 2023 e regole da seguire

La rivalutazione dei diamanti si aggira sul 4,3% all’anno, questo permette di non perdere capitale. Se non si effettuano compravendite in maniera professionale, investire una cifra in diamanti non prevede il pagamento di tasse se non la normale Iva. Non è prevista tassazione neanche sulla futura rivendita che porterà nelle tasche dell’investitore il capitale dato dall’aumento di valore. Non è previsto neanche pagamento di bolli e non ci sono costi di gestione se non quelli sulla sicurezza che il possesso richiede.

Per non cadere in imbrogli gravosi per le nostre tasche, rivolgiamoci a gemmologi professionisti, per esempio quelli del Banco Diamanti. Assicuriamoci di ottenere una stima trasparente e in caso di vendita di ottenere il prezzo più alto che il mercato propone. Le più importanti Borse di diamanti si trovano ad Anversa e New York e forniscono in tempo reale le variazioni di prezzo generali. La valutazione del bene in questo caso avviene utilizzando 4 elementi fondamentali che sono carati, colore, taglio e purezza. È attraverso lo studio di queste caratteristiche che si può raggiungere una conoscenza approfondita che aiuta nel caso di investimenti importanti.

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