Dopo aver lavorato una vita intera ogni lavoratore anela al pensionamento. Non sempre, però, questo è possibile prima del compimento dei 67 anni. Non tutti, infatti, riescono ad anticipare la pensione perché le misure che lo consentono richiedono precisi requisiti contributivi. Ad esempio, la pensione anticipata ordinaria necessita di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne. Indipendentemente dall’età. Ma cosa significa contributi utili al diritto e alla misura nell’estratto conto contributivo INPS? Scopriamolo.
Le note dell’estratto conto INPS
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Nell’estratto conto INPS in una colonna a destra, al fianco dei contributi è possibile che l’istituto inserisca delle note numerate. Dall’1 al 5. Con tanto di leggenda sotto che, però, non sempre è di facile comprensione agli addetti ai lavori.
In alcuni casi la nota indica il fatto che per quei contributi l’INPS sta facendo una verifica. O ancora che per quel determinato periodo sono stati accreditati meno contributi. Ma senza ombre di dubbio la nota che crea maggiore preoccupazione è quella che indica i contributi come utili alla misura ma non al diritto della pensione.
La nota 3 dell’INPS
La nota 3 avvisa il lavoratore che i contributi accanto ai quali appare non sono utili per raggiungere il requisito contributivo per la pensione di anzianità. Ma cosa significa? Solitamente questa nota è aggiunta accanto ai contributi figurativi della disoccupazione o della malattia.
La vecchia pensione di anzianità richiedeva 40 anni di contributi. 35 di questi anni, però, dovevano essere raggiunti senza conteggiare i figurativi di malattia e disoccupazione indennizzata. Oggi la pensione di anzianità non esiste più ma allora perché permane questa nota?
Cosa significa contributi utili al diritto e alla misura della pensione
Alcune pensioni anticipate richiedono lo stesso requisito dei 35 anni della pensione di anzianità. Come ad esempio la Quota 100 e la Quota 102, o anche come l’Opzione donna. Tutte e 3 queste misure prevedono che i 35 anni vadano raggiunti senza considerare i figurativi di disoccupazione e malattia. E la nota in questione indica proprio questo, che quei contributi non sono utili a raggiungere quei 35 anni.
Accade, quindi, che il lavoratore possa avere un diverso numero di settimane di contributi maturati per il diritto e per la misura. I contributi per il diritto sono quelli che servono a raggiungere il requisito contributivo (nei quali potrebbero non essere conteggiati i figurativi sopra descritti). I contributi per la misura, invece, sono quelli sui quali sarà calcolato l’assegno previdenziale spettante al lavoratore.
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