Cosa si rischia quando si dichiara una residenza diversa da quella reale

Corte di Cassazione

Cosa si rischia quando si dichiara una residenza diversa da quella reale.

Non sono pochi i casi in cui i cittadini ancora oggi, dichiarano una residenza diversa da quella reale.

I motivi che spingono alcune persone ad infrangere la legge e a dichiarare una residenza falsa sono molteplici.

A volte, dichiarando una residenza falsa si cerca di sfuggire alle notifiche degli atti giudiziari altre volte, lo si fa per godere di alcuni risparmi fiscali.

Ma prima di soffermarci sui rischi che si corrono quando si dichiara una residenza diversa da quella reale ricordiamo cos’è.

Differenza tra residenza, domicilio e dimora

Spesso si confondono i concetti di residenza, domicilio e dimora.

Pertanto, gli Esperti di ProiezionidiBorsa cercheranno di fare un po’ di chiarezza al riguardo.

La residenza in virtù dell’art. 43 comma 2 Cod. civ. è il luogo in cui una persona dimora abitualmente.

Si presume che la residenza effettiva di una persona coincida con quella risultante all’anagrafe. Nel nostro ordinamento giuridico, la residenza può essere attribuita ad un solo Comune.

Per questo motivo, si parla di residenza anagrafica ed ogni cittadino ha diritto di chiedere di essere iscritto all’anagrafe del Comune di dimora abituale.

La dimora, infatti, è il luogo in cui la persona di fatto è presente in quel luogo purchè non sia una presenza né momentanea, immaginiamo ad una notte trascorsa in un’altra città, né una presenza abituale.

In quest’ultimo caso, si tratterebbe di residenza e non di dimora.

Il domicilio, invece, è il luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi.

Il diritto alla residenza

Tutti i cittadini hanno diritto di residenza in un determinato luogo.

Secondo la Suprema Corte di Cassazione tale diritto, sussiste quando coesistono due elementi, quello oggettivo e quello soggettivo.

L’elemento oggettivo, si realizza quando un cittadino permane stabilmente in un certo luogo.

L’elemento soggettivo, invece, si realizza quando c’è la volontà del cittadino di restare in un quel luogo.

Come negli altri Paesi anche in Italia, avere la residenza significa essere titolari di diritti e di doveri.

Poter beneficiare anche di prestazioni di tipo assistenziale e previdenziale.

Ad esempio, quando un cittadino ha la propria residenza in Italia può votare, può lavorare e può usufruire della copertura sanitaria.

Inoltre, può conoscere l’Autorità giudiziaria territorialmente competente, alla quale rivolgersi in caso di conflitti.

Nonché grazie alla residenza, un cittadino può essere rintracciato dal Fisco e dalla Pubblica Amministrazione anche per la notifica di atti amministrativi e giudiziari.

Cosa si rischia quando si dichiara una residenza diversa da quella reale

Ma cosa si rischia quando si dichiara una residenza diversa da quella reale? Questo tipo di comportamento può riservare delle sorprese.

Quante persone denunciano ancora una falsa residenza? Purtroppo ancora molte.

Tuttavia, i cittadini che dichiarano una residenza in un’abitazione vuota o in una casa nella quale non dimorano abitualmente non solo infrangono la legge, ma rischiano conseguenze di rilevanza penale.

Chi denuncia una falsa residenza commette un reato ed è penalmente perseguibile.

Si tratta del reato di falso in atto pubblico di cui all’art. 483 del codice penale.

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