Si pensi di apporre un cancello davanti ad una nostra proprietà, nel quale parcheggiamo l’auto. Può accadere, però, di trovare un’altra vettura davanti al passaggio e di non poter uscire di casa. Tuttavia, per poter decidere cosa fare, abbiamo la difficoltà che, trattandosi di una proprietà privata, il carro attrezzi non può intervenire, nè possiamo chiamare la Polizia Municipale. Questa, infatti, non potrebbe elevare multe, perché le contravvenzioni per violazione del Codice della Strada, possono essere fatte solo sulla pubblica via. Inoltre, per le medesime ragioni sin qui descritte, non si può avere un passo carrabile, considerato che esso presuppone lo sbocco del cancello sulla strada pubblica. Allora, cosa fare? L’unica chance percorribile è quella di denunciare il colpevole. A fronte del blocco della strada, ci si sente privati della propria libertà ed incapaci di entrare ed uscire dalla propria proprietà. Sul punto, i chiarimenti sono giunti da un’interessante sentenza della Corte di Cassazione n. 40482 del 2018, che ha chiarito come bloccare la strada è un reato. Allora, nel dettaglio: cosa si rischia bloccando una strada?
Il reato di violenza privata
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Nel caso su decritto, il reato che ricorrerebbe sarebbe quello di violenza privata. Non a caso, l’art. 610 c.p. punisce con la reclusione fino a 4 anni, chi costringe un’altra persona, a sopportare un comportamento altrui, contro la sua volontà. In tal caso, il comportamento vietato sarebbe la costrizione, fisica o psicologica, inflitta alla vittima. Detta costrizione, si può realizzare in diversi modi. Ad esempio, come ricorda la Cassazione, può ricorrere il reato di violenza privata tutte le volte in cui si occupi il parcheggio riservato ai disabili. Oppure, appunto, nel caso in cui si parcheggi la propria auto davanti ad una casa, in modo da bloccare il passaggio. In conclusione, l’azione di bloccare una strada, davanti a un cancello o a qualsiasi altro tipo di passaggio, pubblico o privato integra il predetto reato. Sicchè, si è compiutamente illustrato cosa si rischia bloccando una strada.
Cosa fare per difendersi
La vittima potrà allora chiamare i Carabinieri o la Polizia, affinché accertino lo stato dei luoghi e redigano un verbale, raccogliendo la querela della parte offesa. Diversamente, nel caso in cui le forze dell’ordine non giungano sul posto, occorrerà scattare una foto per immortalare la situazione. Anche la semplice dichiarazione della vittima, potrà essere una prova sufficiente per l’avvio delle indagini e la successiva condanna del colpevole per il predetto reato.