Cosa si rischia ad evadere le tasse?

Cosa si rischia ad evadere le tasse

Colui che rischia per una particolare disposizione di temperamento potrebbe non sapere cosa sia il timore di evadere le tasse. La paura di infrangere un divieto o una norma si annida negli animi degli onesti e poco tange chi è avvezzo ad azioni riprovevoli. Tuttavia preme a chiunque sapere cosa si rischia ad evadere le tasse, il cui pagamento riesce odioso anche al cittadino più ossequioso. Nel nostro Paese la tentazione di eludere il versamento delle imposte è resa ancor più forte dall’enorme carico fiscale che grava sugli italiani. Ma i contribuenti animati dalla cattiva intenzione di eludere pagamenti e cartelle non riusciranno facilmente a sfuggire alla stretta dell’Autorità fiscale. La Legge di Bilancio continua a lanciare strali contro l’evasione col preciso intento di recuperare consistenti somme relative alle imposte non versate.

Controlli serrati

L’Agenzia delle Entrate ha autorizzato un accresciuto raggio di azione al Fisco pur di far confluire nelle casse dello Stato i crediti mancanti. Fino a poco tempo fa le informazioni relative alla situazione finanziaria dei cittadini italiani erano esclusivo appannaggio dell’Autorità fiscale. Attualmente, la soppressione dell’Ente Equitalia ha ceduto il passo al nuovo organo di riscossione, la cosiddetta Agenzia delle Entrate-Riscossione. A mutare è soprattutto la mole superiore di dati sui contribuenti cui Equitalia avrà accesso. A ciò si aggiunga la possibilità di un recupero forzoso degli importi inevasi che consentirà all’Agenzia di attingere direttamente dai conti correnti degli elusori.

Cosa si rischia ad evadere le tasse?

L’evasione del pagamento delle imposte afferisce unicamente il mancato versamento di Irpef, Ires e Iva. Sono previste ammende amministrative per i contribuenti che invece non ottemperano al pagamento di bollo auto, Imu, Tasi, Tari e di altre tasse. A differenti tipologie di reati legati all’evasione fiscale corrisponde una varietà di sanzioni penali che ben descrivono le vie più battute dagli elusori. La reclusione da 6 mesi a 5 anni punisce il nascondimento o la distruzione di documenti contabili attestanti i reali introiti del contribuente.

La sanzione penale che implica la reclusione da 6 mesi a 6 anni scatta in presenza di fatture false o ricevute emesse per transazioni irreali. Il contribuente che invece trascuri di dichiarare il proprio reddito complessivo si espone al rischio di reclusione da 1 a 3 anni. La mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, dell’Iva e del 770 costituisce reato se l’elusione fiscale supera i 50mila euro. L’eventualità di dichiarazione fraudolenta comporta la reclusione da 1 a 6 anni per quanti falsificano l’ammontare dei redditi o dell’Iva.

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