Per i minori non è prevista pensione di invalidità civile ma una prestazione economica molto simile. In termini economici. Visto che l’importo riconosciuto è praticamente lo stesso ma solo per i mesi di frequenza scolastica. O nel caso frequenti centri diurni per disabili. Ma questa tipologia di riconoscimento spetta fino al compimento dei 18 anni. Vediamo come muoversi per tempo per non rimanere nemmeno un mese senza percepire reddito.
Il minorenne invalido non ha riconosciuta una percentuale di invalidità. È considerato invalido civile e basta. E non lavorando (poiché è minorenne) non c’è una tabella che stabilisca la perdita della capacità lavorativa. E proprio per questo motivo non ha diritto alla pensione dell’invalidità civile. Ma ha diritto o all’indennità di frequenza o a quella di accompagnamento. La prima spetta fino al compimento dei 18 anni. Cosa si deve fare quando il minore che percepisce questa indennità diventa maggiorenne?
La maggiore età dell’invalido minorenne
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Al compimento della maggiore età l’invalido smette di percepire l’indennità di frequenza. Quello di cui moltissimi si stupiscono è che l’indennità è sospesa anche se continua ad andare a scuola. Il motivo, però non va ricercato nella frequenza scolastica. Ma nell’età.
Al compimento dei 18 anni il giovane è valutabile in base alla perdita della capacità lavorativa. Ed ha, quindi, diritto di richiedere la pensione di invalidità civile. Ed è possibile, se ci si muove per tempo, non avere mesi di interruzione tra una prestazione e l’altra.
Cosa si deve fare quando il minore invalido compie i 18 anni?
Bisogna muoversi per tempo. E presentare domanda di pensione di invalidità civile all’INPS circa 6 mesi prima della maggiore età. In questo modo l’INPS non cessa l’erogazione dell’indennità di frequenza ma la trasforma in pensione di invalidità civile. In via provvisoria. Anche se poi convocherà l’invalido alle visite che accertino il reale grado di invalidità. Per attestarne la perdita di capacità lavorativa in percentuale.
Ma questo è l’unico modo per avere continuità nell’erogazione del trattamento. In caso contrario al compimento dei 18 anni l’indennità di frequenza smette di essere erogata. E si dovrà, in ogni caso, presentare la domanda della pensione di invalidità civile. Ma per poter percepire quest’ultima si dovrà attendere per prima cosa di essere convocati alla visita di accertamento. Poi l’esito ed in seguito presentare domanda di pensione vera e propria.
La velocità è determinante
E l’erogazione del trattamento partirebbe solo dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione di quest’ultima domanda. E si perderebbero preziosi mesi di erogazione di un trattamento che spetta di diritto. Ovviamente dalla visita di accertamento potrebbe anche risultare una percentuale di invalidità minore al 74%. Ed in questo caso all’invalido maggiorenne non spetterebbe più alcun trattamento economico.