Si possono mangiare i semi dell’uva? Fanno male oppure bene alla salute? Sulla questione sembra esserci molta confusione: alcuni mangiano i semi assieme al resto del frutto, altri invece li scartano. Ma cosa potrebbe succedere se si mangiano i semi dell’uva? Vediamo chi ha ragione.
Come si chiamano i semi d’uva
Indice dei contenuti
Sono tante le curiosità che ignoriamo sull’uva, a partire dai nomi delle diverse parti di questo frutto. Per la precisione, il grappolo d’uva non è nemmeno un frutto, ma un’infruttescenza, ossia un raggruppamento di bacche supportate da ramificazione legnose (il raspo). Le bacche si chiamano acini, anche se nel linguaggio comune sono note come chicchi.
A loro volta gli acini si compongono di tre parti: la buccia, (detta anche epicarpio), la polpa (o mesocarpio) e infine i semi dell’uva, che si chiamano vinaccioli. In ogni acino ci sono da uno a quattro vinaccioli. In molti scartano questi semi quando mangiano l’uva, ma in realtà sono una risorsa preziosa.
Ecco cosa si può fare con i semi dell’uva
I semi dell’uva si possono mangiare. Anzi, buttarli via sarebbe un peccato, perché proprio nei semi si concentrano alcuni nutrienti importanti. Il modo più semplice di mangiare i vinaccioli è sicuramente masticarli assieme al resto dell’acino. Ma talvolta si usa l’uva per ricette che prevedono di scartare i semi. Cosa fare in questo caso coi vinaccioli avanzati?
C’è chi conserva i semi dell’uva: basta lasciarli asciugare, poi macinarli e aggiungerne un pizzico nelle zuppe, nei frullati, nelle tisane o nelle insalate. Con i semi dell’uva si produce anche un estratto acquistabile in erboristeria. Sono in corso alcuni studi sulle proprietà di questo integratore, ma sono necessarie ulteriori prove sulla sua efficacia. Infine, con i vinaccioli si produce un prezioso olio da usare in cucina.
Insomma, i vinaccioli sono commestibili e li si può mangiare sotto forme diverse. Ma perché assumerli farebbe bene alla salute?
Cosa potrebbe succedere se si mangiano i semi dell’uva e a cosa fanno bene
Per godere delle proprietà dell’uva bisognerebbe mangiare l’acino tutto intero, senza scartare le bucce e i vinaccioli. Infatti è proprio nei semi che si concentrano le preziose molecole dalle proprietà antiossidanti, in particolare i flavonoidi. Grazie a queste sostanze, i semi dell’uva potrebbero avere questi benefici:
- proteggerebbero dai danni causati dai radicali liberi;
- contribuirebbero a prevenire le malattie cardiovascolari;
- rallenterebbero l’invecchiamento;
- avrebbero un ruolo nella prevenzione dei tumori.
Insomma, ecco cosa potrebbe succedere se si mangiano i semi dell’uva: si fa il pieno di polifenoli che aiutano a mantenersi in salute. Ma i vinaccioli potrebbero avere anche delle controindicazioni.
Quando potrebbero fare male
Secondo alcuni studi, l’uva sarebbe in grado di fluidificare il sangue. Questo frutto potrebbe dunque risultare pericoloso per chi soffre di alcune malattie del sangue o per chi assume determinati medicinali, in particolare:
- gli anticoagulanti;
- gli antiaggreganti;
- i farmaci metabolizzati dal citocromo P450.
Questo vale non solo per la polpa dell’uva, ma anche per le bucce e i semi. In tali casi è dunque consigliabile consultare il medico prima di mangiare l’uva o assumere prodotti derivati dai suoi semi, come l’estratto o l’olio di vinaccioli. I soggetti allergici all’uva dovrebbero evitare questi alimenti. Per tutti gli altri via libera all’uva coi suoi semi, da gustare al naturale o come ingrediente in dessert leggeri e gustosi.
Lettura consigliata
Cosa contiene la buccia di melanzana, che benefici avrebbe e quando farebbe male