Quando si lavora per un certo numero di anni per la stessa azienda lo stipendio sale gradualmente. E il lavoratore più anziano prende sempre uno stipendio più alto di quello appena arrivato. Questo grazie agli scatti di anzianità periodici che spettano di diritto al lavoratore dipendente. Ma per quale motivo? Per prima cosa perché il lavoratore non si è fatto tentare da offerte migliori ma soprattutto come “premio fedeltà” nei confronti dell’azienda.
Un sistema, quindi, che premia sia il lavoratore, economicamente, sia l’azienda che mantiene dipendenti esperti. E che conoscono le dinamiche del lavoro dando il meglio in quello che fa. Ecco cosa potrebbe far aumentare lo stipendio, quindi, ma ogni quanto aumenta con questi scatti? La risposta è che dipende dal settore in cui si lavora e dal CCNL di appartenenza.
Le retribuzioni più alte
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Gli aumenti di stipendio, in ogni caso, possono dipendente anche da un avanzamento di livello, ma in questo caso la scelta è dell’azienda. Non si tratta, quindi, di un riconoscimento tutelato dal Contratto Collettivo Nazionale. Si hanno aumenti di stipendio anche quando ci sono maggiori detrazioni, ma questo è un discorso che va approfondito a parte.
Mentre gli scatti di anzianità sono obbligatori e non a discrezione dell’azienda. Il datore di lavoro che non li applica non sta rispettando il Contratto Collettivo. Ma ribadiamo, lo scatto di anzianità spetta solo se il lavoro è continuativo per la stessa azienda.
Scatti di anzianità, cosa sono?
Dopo un certo numero di anni di anzianità di servizio al lavoratore viene riconosciuto un piccolo aumento di stipendio. Non aspettiamoci grosse cifre perché non è così. Nel corso dei decenni si possono fare importanti ma se considerate singolarmente si tratta di piccoli aumenti.
Si tratta di un premio riconosciuto ai dipendenti che rimangono nello stesso posto di lavoro a lungo. Ma è comunque una regola obbligatoria e non a discrezione dell’azienda. Per controllare se si stanno ricevendo gli scatti di anzianità basta controllare la busta paga. In essa è chiaramente specificato ogni quanto tempo scattano.
Ecco cosa potrebbe far aumentare lo stipendio ma ogni quando?
La cadenza dello scatto di anzianità dipende dal settore lavorativo. Ci sono settori in cui lo scatto è biennale e riconosciuto per un determinato numero di anni. Altri in cui lo scatto è triennale e riconosciuto, magari per più anni. Per sapere la cadenza e la durata del periodo coperto dagli scatti di anzianità, quindi, si deve consultare il CCNL di riferimento del proprio settore.
In ogni caso i contratti più frequenti prevedono scatti ogni 2 o 3 anni. A patto che si continui a lavorare per questo periodo per la stessa azienda.
Per quanto tempo spettano?
Il settore che viene sempre preso come esempio è quello del commercio. In questo settore gli scatti di anzianità ci sono ogni 3 anni e possono essere al massimo 10. Ovvero, riconosciuti fino a 30 anni di servizio. Ma a quanto ammonta l’aumento? Questo dipende dall’inquadramento e dal livello.
Nel settore commercio l’aumento varia dai circa 25 euro mensili per i quadri per scendere fino a poco più di 19 euro per i dipendenti inquadrati al VII livello. Diciamo che per i livelli intermedi uno scatto di anzianità pesa sullo stipendio tra i 20 e i 22 euro mensili. Che ovviamente vanno intese come lordi e non netti.