In Italia, nelle zone rosse, questi sono giorni di lockdown con delle limitazioni stringenti agli spostamenti, e con la chiusura di tutte le attività produttive non essenziali. In altre parole, attualmente, ci sono milioni di italiani che, come nel marzo scorso, sono costretti a rimanere a casa con il rischio, tra l’altro, di prendere peso.
E allora, cosa non mangiare durante i giorni del lockdown? Perché con la pandemia di coronavirus c’è pure il problema di riuscire a restare in forma nonostante tutto.
Tra ansia ed isolamento sociale, ecco cosa non mangiare durante i giorni del lockdown
Indice dei contenuti
Tra ansia ed isolamento sociale, infatti, il rischio di nutrirsi oltre quello che è il fabbisogno calorico necessario, è molto alto. E allora, la scelta di un’alimentazione sana ed equilibrata è essenziale. Magari mangiando poco, e spesso, durante la giornata.
Ovvero tre piccoli pasti, rappresentati dalla prima colazione, dallo spuntino e dalla merenda. E dai due pasti principali, e cioè pranzo e cena con abbondanza di frutta e verdura, carboidrati quanto basta e un giusto apporto proteico.
Per esempio, per quel che riguarda i carboidrati, sono da preferire i cibi integrali. Dal pane alla pasta, passando per i cereali.
Così come, in età adulta, alle proteine vegetali occorre alternare sempre quelle animali. E via libera, quindi, alla carne e al pesce, ma 2-3 volte la settimana. Nei restanti giorni, peraltro, c’è tutto il tempo, stando a casa, per cucinare i legumi. Dalle lenticchie ai ceci, passando per i fagioli.
Mentre sono da evitare i cibi cosiddetti ad alta densità calorica. A partire dalle bibite gassate e zuccherate, passando per le patatine in busta.
Moderato, inoltre, deve essere pure il condimento delle pietanze al fine di non far salire oltre il fabbisogno giornaliero i grassi. E attenzione, quindi, all’olio ed al burro. E ancor di più ad altri cibi, anche frutto di lavorazione industriale, che contengono lardo e strutto.