I settori cui appartengono questi due titoli non potrebbero essere più diversi tra loro. Stiamo parlando, infatti, del settore salute e di quello del lusso. Allora cosa hanno in comune Amplifon e Moncler? Al termine della settimana appena conclusasi hanno in comune l’essere stati i peggiori tra le Blue Chip di Piazza Affari. Quale potrebbe essere il futuro di medio/lungo termine per questi titoli azionari? Cosa hanno in comune Amplifon e Moncler oltre l’essere stati quelli che hanno perso di più in una settimana?
Era da inizio febbraio che sul titolo Amplifon non si vedeva un ribasso così importante: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Amplifon (MIL:AMP) ha chiuso la seduta del 19 maggio a quota 34,22 €, in rialzo dello 0,91% rispetto alla seduta precedente.
Che le cose si stessero mettendo male per il titolo leader tra i produttori di impianti per ipo-udenti era chiaro già a livello giornaliero. Tanto che avevamo parlato di corvi neri incombenti su Amplifon. La debolezza è stata confermata a livello settimanale con il titolo che ha perso circa il 5%. Un ribasso che non si vedeva sul grafico da inizio febbraio.
Quale è stato l’impatto di questo forte ribasso sul quadro grafico del titolo?
Al momento non se ne vedono. Non solo tutti gli indicatori rimangono impostati al rialzo, infatti, ma anche i supporti non sono stati intaccati. Rimane, quindi, in vigore la proiezione rialzista che potrebbe avere come obiettivo più probabile area 37,78 €. Il superamento di questo livello, poi, potrebbe favorire il raggiungimento della massima estensione rialzista in area 44,16 €.
I ribassisti potrebbero prendere il sopravvento solo nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 31,40 €.
Doppio massimo in arrivo per le azioni Moncler? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Moncler (MIL:MONC) ha chiuso la seduta del 19 maggio in ribasso dello 0,22% rispetto alla seduta precedente a quota 64,36 €.
Come si vede dal grafico, le azioni Moncler potrebbero formare un doppio massimo in area 71 €. In questo caso le quotazioni potrebbero scendere almeno fino in area 55,5 €. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 61,45 €.
Solo una chiusura settimanale superiore a 71 € potrebbe favorire un ulteriore allungo rialzista con obiettivo più probabile in area 86,4 €.
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