Cosa fare se non ti accettano la carta per pagare piccoli importi, cosa dice la legge

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Capita spesso, ormai, di pagare anche piccoli importi con la carta di credito. Purtroppo, alcuni locali continuano a rifiutare transazioni sotto i 10 euro tramite bancomat o carta di credito.

Questa pratica è illegale, ma capire cosa fare in queste situazioni non è facile. Gli esperti di ProiezionidiBorsa vogliono aiutarti a capire cosa dice la legge al riguardo.

Cerchiamo, dunque, di capire cosa fare se non ti accettano la carta per pagare piccoli importi, cosa dice la legge.

Perché alcuni commercianti non accettano pagamenti sotto i 10 euro

I commercianti sono obbligati a offrire al cliente la possibilità di pagare con bancomat somme inferiori a 30 euro dal 2012.

Questa norma è stata varata dal Governo Monti con l’articolo 15, D.L. n.179 e rinforzata, nel 2015, con l’abbassamento della soglia minima a euro 0.

Dal 2015 è, quindi, teoricamente obbligatorio, per ogni attività commerciale, accettare qualsiasi pagamento tramite POS. Il D.L.  n.124, entrato in vigore a luglio 2020, ha, inoltre, previsto l’obbligo per ogni attività commerciale di possedere un POS per i pagamenti tramite bancomat.

Ma allora perché in molti ancora si rifiutano di accettare piccoli pagamenti tramite bancomat?

Cosa prevede la legge

Cosa fare se non ti accettano la carta per pagare piccoli importi, cosa dice la legge.

Ebbene, un tale atteggiamento veniva, in un certo senso, agevolato dall’assenza di sanzioni nei confronti di quei commercianti che non si attenevano alle disposizioni di legge.

Tale situazione è però cambiata nel luglio di quest’anno. Le nuove disposizioni prevedono, infatti, 30 euro di multa più il 4% dell’importo negato. E il consumatore dovrebbe segnalare questa cattiva pratica all‘Agenzia delle Entrate tramite un apposito modulo.

La pena diventa decisamente più grave nel momento in cui vi sia l’evidenza, da parte del consumatore, di pratiche d’evasione fiscale messe in atto dal commerciante. In questo caso la multa corrisponde al 100% dell’importo pagato e, in ogni caso, non può essere inferiore a 500 euro.

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