Cosa fare se la legna del camino non brucia e qual è quella che fa meno fumo

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Con l’avvicinarsi della stagione invernale chi ha il camino aperto sicuramente starà già facendo scorta di legna da ardere. Magari acquistandola a bancali per pagarla meno rispetto al prezzo sfuso a quintale.

Pur tuttavia, all’accensione del camino può capitare che i ciocchi stentino a bruciare nonostante l’utilizzo iniziale di legno dolce. Ovverosia, quello che brucia rapidamente ma che garantisce fiamma alta al fine di ardere poi, per esempio, i ciocchi di faggio.

Vediamo allora cosa fare e cosa non fare per evitare che nel camino la legna non generi la fiamma e il calore desiderato. E vediamo pure qual è la legna da ardere che garantisce di norma meno fumi.

Cosa fare se la legna del camino non brucia e quali sono i ciocchi migliori

Nel dettaglio, molto spesso la legna nel camino aperto stenta a ardere non perché i ciocchi non siano asciutti e stagionati al momento dell’acquisto, ma semplicemente perché il biocombustibile non è stato poi correttamente stoccato. E quindi la legna, inizialmente asciutta, ha poi assorbito umidità.

Ed allora, in tal caso, cosa fare se la legna del camino non brucia? Nella fattispecie, occorre necessariamente, anche dopo l’accensione, continuare a utilizzare il legno dolce. E quindi i legni e i rametti di alberi come il pioppo, il salice e la betulla. Ovverosia, quel biocombustibile che brucerà rapidamente, ma che altrettanto rapidamente andrà a eliminare l’acqua dei ciocchi umidi in fase di combustione.

Qual è il livello di umidità massimo dei ciocchi per evitare che facciano fumo

In termini percentuali, la legna da ardere è idonea per il camino aperto solo quando l’umidità non supera la soglia del 20%. Rispetto alla legna appena tagliata la cui umidità, invece, si attesta all’incirca al 50%.

In più, tutta la legna del camino tende a fare fumo quando la combustione è lenta. Mentre quando l’accensione e la combustione del camino aperto vanno a regime, i migliori ciocchi, che fanno anche meno fumo sono quelli di quercia, di faggio e di carpine. Ma a patto che siano ben stagionati.

Al riguardo c’è da dire che il ciocco più è pallido più è stato stagionato. Quindi, è molto secco e in grado di garantire una buona fiamma con una ridotta emissione di fumi. Se si acquista quindi la legna a bancali, è importante informarsi sul livello di umidità della legna che, tra l’altro, il venditore può rilevare avvalendosi di uno strumento apposito.

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