Cosa fare se il risarcimento del danno offerto dall’assicurazione dopo un incidente in auto o in moto non è sufficiente?

risarcimento

Ogni volta che un automobilista o un motociclista sono coinvolti in un incidente, scatta l’iter per il risarcimento. Chi ha subito il danno ha l’obiettivo di riportare il mezzo nelle condizioni precedenti all’incidente. Inoltre chi ha avuto guai fisici desidera anche un risarcimento per lesioni alla persona. Ma che accade se la compagnia risarcisce un importo inferiore al danno? Cosa può fare l’automobilista che ritiene il risarcimento non adeguato?

In caso di incidente in strada, il danneggiato ha due soluzioni per riparare l’auto. La prima soluzione è portare il mezzo presso un’officina convenzionata. L’officina penserà a riparare il danno e la compagnia di assicurazione pagherà direttamente la riparazione al professionista. Questa soluzione ha il vantaggio di riportare l’auto alla condizione precedente all’incidente, senza che il danneggiato paghi un euro.
Una seconda soluzione, più complicata e laboriosa, è quella che il danneggiato faccia riparare l’auto presso un’officina di sua fiducia. Questo anticiperà i soldi della riparazione e si farà rimborsare la spesa dall’assicurazione.

Cosa fare se il risarcimento del danno offerto dall’assicurazione dopo un incidente in auto o in moto non è sufficiente?

Cosa accade se il danneggiato ritiene il risarcimento inferiore al danno subito? Nel caso della prima soluzione questa eventualità si può verificare in un solo caso. L’assicurazione rimborsa un importo inferiore alla spesa necessaria per riparare l’auto solamente se il valore dell’auto sarà inferiore al danno. In questo caso la compagnia rimborserà al danneggiato il valore commerciale del mezzo che ha subito un incidente. Questa procedura è stata confermata di recente anche da una sentenza della Corte di Cassazione, la numero 10196/22.

Nel caso della seconda soluzione la compagnia di assicurazione a fronte di un preventivo fornito propone un’offerta al danneggiato. Questa comprende non solo i danni legati al danneggiamento del mezzo, ma anche eventuali danni di natura fisica. Per esempio in caso di tamponamento l’automobilista dovrebbe essere risarcito del danno all’auto e dell’eventuale lesione fisica derivante da un possibile colpo di frusta. In caso di danni fisici è necessario un referto medico, senza questo documento la compagnia non pagherà nessun risarcimento.

Dopo l’iter di accertamento dei danni materiali e fisici, la compagnia propone un’offerta. Se il danneggiato si ritiene soddisfatto firmerà la proposta e la compagnia chiuderà il sinistro. L’automobilista danneggiato che firma l’accordo, non potrà più richiedere nessun ulteriore risarcimento all’assicurazione.

Cosa fare se il risarcimento non è ritenuto sufficiente? Se il danneggiato non è soddisfatto dell’offerta, può avviare una causa contro l’assicurazione per ottenere un rimborso maggiore.

Conviene fare causa alla compagnia assicurativa? La scelta dipende molto dalla forbice tra la richiesta del danneggiato e l’offerta della compagnia. Se questa è molto ampia potrebbe valerne la pena. Naturalmente il parere di un legale che poi seguirà la causa, in questo caso diventa fondamentale.

Lettura consigliata

I 5 trucchi per dare un taglio ai costi della polizza auto

Consigliati per te