Cosa fare se il nostro gatto è stato avvelenato e come capirlo in anticipo

gatto

Uno degli eventi che potrebbe coglierci impreparati in casa è l’avvelenamento del nostro animale domestico. I gatti sono molto curiosi e indagano i vari ambienti alla scoperta di giochi e passatempi. Come riporta il detto, la curiosità è pericolosa per i gatti e se ingurgitano veleni o altri prodotti chimici dobbiamo essere pronti ad agire. Nel caso di emorragie interne potrebbero non avere molto tempo a disposizione, soprattutto se ci accorgiamo di perdite di sangue dal naso e dalla bocca. La morte potrebbe avvenire per ipotermia e perché non riescono più a respirare.

Quali sono le cause di avvelenamento o di gravi intossicazioni? Innanzitutto i medicinali umani, cioè antidepressivi, paracetamolo o antinfiammatori. Quindi i cibi mal tollerati come aglio, cipolla, cioccolato o uva che potrebbero fare molto male. Naturalmente a questo occorre aggiungere i prodotti chimici per la pulizia che conserviamo sotto al lavello della cucina. Ma anche topicidi, pesticidi e insetticidi sarebbero una minaccia. I sintomi di un potenziale avvelenamento sono ben visibili, vomito e diarrea, eccessiva salivazione, respirazione affannosa e letargia, pallore e cianosi, sono i principali.

Cosa fare se mangiano il topicida

È normale non sapere cosa fare se il nostro gatto ha ingerito sostanze pericolose e noi non ci siamo informati prima. Il comportamento più corretto è quello di portare il gatto dal veterinario nel più breve tempo possibile perché possa essere curato nella maniera migliore. Solitamente le cure riguardano medicinali che inducono al vomito e nei casi più disperati anche la lavanda gastrica. Il carbone attivo sarà utile per assorbire le tossine che avrà nell’intestino, una continua somministrazione di liquidi lo aiuterà a non rimanere debole e disidratato. Con alcuni farmaci specifici si curano i sintomi. Ma è il veterinario che deve farlo, non è un nostro compito.

È molto importante portare il gatto dal veterinario o in un centro antiveleni (si potrebbe anche telefonare per ricevere informazioni e consigli all’Assistenza Tossicologica Veterinaria al numero telefonico 011/2470194 attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno) se siamo sicuri che, per esempio, abbia ingerito del topicida. In casa si utilizza spesso e questa eventualità è tutt’altro che remota. Quando ci rechiamo in ambulatorio portiamo con noi la confezione del prodotto in modo che lo specialista abbia a portata di mano la composizione e possa intervenire più in fretta possibile.

Questi comportamenti aiuteranno a salvare il nostro gatto. Osservarlo con attenzione ci può portare a capire la gravità della situazione, capire per esempio se siamo in presenza di un’emorragia interna che potrebbe essere letale. In questi casi i gatti potrebbero stare in stato di incoscienza, avrebbero un battito cardiaco appena accennato e mucose pallide negli occhi e nella bocca.

Atteggiamenti che ci raccontano la loro sofferenza

Se siamo appassionati di animali ci sarà capitato di leggere studi o manuali sui comportamenti che i gatti tengono quando stanno male. Queste letture sono utili per capire cosa fare se il nostro gatto soffre e quale situazione stia vivendo. I gatti che soffrono tendono a dormire di più, mangiano pochissimo e fanno le fusa più a lungo del normale. Quando fanno le fusa è più difficile calmarli ma alcuni specialisti hanno notato che guariscono più in fretta. Come fanno spesso gli animali, anche i gatti se stanno male tendono a nascondersi e a non farsi trovare. Mettiamoci in allarme se accade spesso. Il motivo è istintivo, tendono a nascondersi perché deboli e facili prede di animali più sani e forti.

Diversi studi hanno analizzato il comportamento del gatto nel periodo che precede la morte. Alcuni affermano che i gatti non ne sono consapevoli a differenza di ciò che accade agli umani. Il loro allontanamento sarebbe dovuto a un cambio di personalità e di abitudini, al fatto di non voler sentire odori diversi dai propri o per assecondare il fatto che qualcosa non va bene.

Cosa fare se il nostro gatto è stato avvelenato e vogliamo salvarlo

Il comportamento migliore per salvare il nostro gatto dall’avvelenamento sarebbe quindi quello di provare a farlo vomitare e portarlo subito dal veterinario. Dobbiamo agire in fretta se abbiamo capito che una sostanza pericolosa è stata ingerita. Sarebbe meglio non prendere iniziative diverse che potrebbero creare danni ulteriori.

A seconda del prodotto ingerito, lo specialista darà al nostro gatto un prodotto apposito che noi potremmo non conoscere. Non possiamo pensare di trattare in casa un avvelenamento da topicidi, vernici, metalli o prodotti chimici utilizzando i nostri medicinali. Anche una semplice aspirina potrebbe essere letale per i gatti. Gli antidoti del veterinario, se somministrati in fretta, potrebbero invece salvargli la vita.

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