Ci sentiamo per una volta rilassati e abbassiamo le difese. All’improvviso il nostro interlocutore comincia a parlare senza interrompersi, senza lasciarci modo di intervenire, ribadendo gli stessi concetti. Oppure in pubblico qualcuno ci fa una domanda a cui non vorremmo rispondere neanche sotto tortura. Che fare? Ecco le tecniche più efficaci per uscire da queste situazioni.
Siamo intrappolati in una conversazione, una domanda scomoda a cui non rispondere sarebbe già di per sé una risposta eloquente. Che fare? I consulenti analizzano spesso queste situazioni e i più gettonati ci danno consigli utili per fuorviare e uscirne senza ossa rotte. La prima tecnica consiste nel prendere a pretesto una situazione esterna. Qualcosa che succede attorno, una persona che passa, una curiosità. Puntiamo l’attenzione da un’altra parte e sciogliamo l’imbarazzo, le persone oggi hanno una concentrazione di breve durata. Quando la conversazione riprenderà, qualcuno del gruppo non vedrà l’ora di parlare di qualcosa che lo riguarda e noi l’avremmo scampata.
Quando ci sentiamo in trappola per una domanda imbarazzante coinvolgiamo un’altra persona. Anche se ci troviamo in pubblico e non conosciamo nessuno, fermiamo un passante e chiediamo un parere. Smorzeremo la tensione allentandoci dal punto cruciale. Apportiamo cambiamenti alla conversazione collegandoci ad altre situazioni che riguardano l’interlocutore. Se in passato è stato lui a non darci una risposta facciamoglielo notare. È sempre meglio che cambiare discorso in maniera cruda, qualcuno potrebbe sospettare che abbiamo qualcosa da nascondere.
Non muoviamo un muscolo
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Cosa fare quando una conversazione langue oppure si sta prolungano troppo? Facciamo noi una domanda. Se la conversazione sta languendo, la domanda ridarà vivacità. Se la conversazione è troppo lunga, una domanda a cui è impossibile rispondere creerà il silenzio giusto per permetterci di andare via. Se ci sentiamo in difetto perché la conversazione non è interessante e pensiamo che dipenda da noi chiediamo approfondimenti al nostro interlocutore. Il nostro lavoro è noioso e a lui non interessa, chiediamo notizie appropriate sul suo, lui non smetterà di parlare e sarà felice.
Quando chiediamo notizie su ciò che riguarda gli altri spesso ci mettiamo nei guai. La persona che abbiamo di fronte comincia a parlare e non si ferma più. La difficoltà è anche data dalla mimica facciale. Difficile far vedere che non ci stiamo annoiando o trattenere uno sbadiglio. Introduciamo un fatto importante accaduto da poco, parliamo per qualche minuto e poi concludiamo la conversazione dicendo che dobbiamo occuparci di quel fatto con urgenza. La curiosità prima e la perentorietà delle nostre azioni dopo scoraggeranno il nostro amico logorroico.
Cosa fare quando una conversazione è insopportabile
Se ci troviamo in un posto di lavoro, alcune tecniche potrebbero essere pericolose, potremmo perderne il controllo e attirarci le ire del capo. Di fronte a una conversazione ripetitiva che non possiamo interrompere bruscamente dobbiamo usare tatto. Proviamo a far cadere la conversazione rispondendo senza enfasi e partecipando poco alla conversazione. Se ci verrà fatta una domanda in proposito, approfittiamo per manifestare le nostre perplessità sulle scelte, sull’argomento o sulle ripetizioni che ci stanno facendo perdere tempo. Spesso chi ripete i concetti lo sta facendo per trovare sicurezza. Facciamogli capire che abbiamo compreso, non siamo d’accordo, possiamo andare avanti.
Cerchiamo di tenere la mimica facciale al minimo possibile. Ogni gesto potrebbe venire inteso dall’interlocutore come un invito a continuare a parlare. Sarebbe un danno. Restare in silenzio e capire se chi ci sta parlano si accorge che dall’altra parte non ci sono reazioni ci tirerà su il morale perché il nostro cervello lo recepirà come una prova. Ma se chi parla continua a ripetere sempre le stesse cose impariamo a gestire il nostro silenzio. Non facciamoci sfinire emotivamente e alla prima occasione esprimiamo la nostra opinione per concludere.
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