Capita a tutti i padroni qualche attimo di crisi e di dubbio quando il nostro amico a quattro zampe non viene da noi quando vorremmo. Lo chiamiamo ripetutamente o fischiamo. Gli facciamo cenni di incoraggiamento, oppure proviamo a fare finta di andare via. Speriamo così di incentivarlo a rispondere ai nostri richiami.
Sfortunatamente questo non capita. Abbiamo la sensazione di venire derisi dal nostro amico peloso. Come se non bastasse, questo suo comportamento potrebbe essere fonte di pericoli. Così, dovremmo imparare a gestire la situazione diversamente. Esistono alcuni strumenti e metodi per migliorare. La maggior parte di questi sono estremamente semplici. Richiedono un pochino di costanza e di pazienza. Anche i cani di età maggiore possono effettuare questi esercizi con buone speranze di migliorare. Così, ecco cosa fare quando il cane non torna.
Un allenamento continuo e maggiore interazione
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Il primo esercizio utilizzato da molti educatori consisterebbe nel modificare radicalmente approccio. Cambiamo per qualche giorno gli spazi che il cane è abituato a frequentare e proviamo ad instaurare un metodo di camminata con maggiore interazione. Così facendo, il cane sarà più predisposto ai nuovi stimoli. Individuiamo una nuova area sgambamento cani in cui portarlo.
Un secondo metodo è quello di dotarsi di uno strumento chiamato in gergo lunghina. Si tratta di un guinzaglio molto lungo ideale per alcune situazioni di insegnamento. Portiamo la lunghina con noi se ci dirigiamo in un’area riservata ai cani oppure in un giardino dove il cane può scorrazzare senza essere disturbato.
Infine, applichiamo alcuni allenamenti ed esercizi con questo strumento. Uno consiste nel richiamarlo a noi con gioia con la lunghina indossata. Diamogli sempre un premio e accarezziamolo con gioia quando si avvicina. Eseguiamo l’esercizio sempre a distanze maggiori e ricerchiamo un suo avvicinamento costante. Un altro esercizio consiste nell’eseguire una passeggiata cosiddetta elastica. Facciamo in modo che in queste aree il cane si muova con noi indossando la lunghina e cambiamo direzione improvvisamente. In questo modo il cane si abituerà a seguire i nostri movimenti e le nostre decisioni. Diamogli premi quando esegue bene. Nel medio e lungo termine e con un esercizio regolare potremmo notare dei miglioramenti.
Ecco quindi cosa fare quando il cane non torna con 3 trucchi utili più un metodo per guadagnare fiducia e rispetto
A lungo andare potremmo provare a liberarlo. Così vedremo se i richiami e il suo seguirci funziona anche senza lunghina. Infine, ecco un trucco per migliorare e diventare un punto di riferimento per il cane.
Per essere una guida, dobbiamo imparare a capire i segnali che ci manda e prevenirli. Non bisognerebbe rispondere in maniera diretta ed immediata alle sue sollecitazioni. Questo lo renderebbe il principale protagonista. Potrebbe capire che risponderemo immediatamente ai suoi capricci.
Meglio piuttosto fare finta di ignorare questi segnali. Appena possibile, dovremo guidarlo nella sua esigenza. Se ad esempio percepiamo la necessità del cane di mangiare ad un certo orario, il giorno dopo lo anticiperemo in questo suo bisogno fisico. In questo modo non andremo allo scontro, ma lo guideremo verso la soddisfazione. Per un cane la fiducia è tutto. Ecco così spiegato il perché, ad esempio, ci guarda intensamente in questo momento decisamente intimo.