Alcune volte, quando ci rechiamo a prendere l’auto dal garage, ci imbattiamo in una situazione davvero disagevole. Troviamo, cioè che l’auto è bloccata perché davanti al garage c’è un altro veicolo. Qui, pertanto occorre chiarire cosa fare in caso di auto davanti al proprio garage e quali sono le conseguenze previste per chi blocca l’accesso. Come sappiamo, al fine di evitare che altri possano parcheggiare dinanzi al garage occorre istituire un passo carrabile. Tuttavia, comprare il cartello raffigurante il divieto di sosta, pur essendo elemento necessario, non è, tuttavia, sufficiente per vietare agli altri di parcheggiare dinanzi al garage. Molti continuano a valersi di questa prassi ma è una pratica illegale, soggetta a sanzione amministrativa, che va da euro 168 ad euro 674. Le medesime conseguenze sono previste nel caso inverso in cui esiste un’autorizzazione ma è assente il cartello con tutti gli estremi autorizzativi.
Come richiedere il passo carrabile
Indice dei contenuti
Quindi, per comprendere bene cosa fare in caso di auto davanti al proprio garage, occorre chiarire taluni aspetti relativi al passo carrabile. Da quanto si è anticipato, appare ovvio che per vietare il parcheggio di altri davanti al garage, è necessario disporre del cartello ma anche dell’autorizzazione. Quest’ultima va richiesta al comune del luogo in cui si trova il garage. A tal uopo occorre presentare una domanda allegando: – la planimetria dell’immobile e dell’accesso; – la documentazione fotografica dell’accesso; – le marche da bollo richieste dalla legge. Da quel momento, partirà l’iter amministrativo che, a seguito di opportune verifiche, si concluderà con il rilascio dell’autorizzazione. A questa va aggiunto il cartello da affiggere sulla porta del proprio garage.
Quali sono le conseguenze della presenza del veicolo davanti garage
Le conseguenze per chi blocca il passaggio altrui, ostruendo l’uscita di un garage sono alquanto pesanti. Infatti, detto comportamento configura un reato e, nella specie, quello di violenza privata ex art. 610 c.p.. Questo punisce chiunque, con violenza, o minaccia, costringa altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa. La pena prevista è della reclusione fino a quattro anni. Quindi, prima di fare cose affrettate, conviene ragionare sulle conseguenze delle azioni che poniamo in essere. Ciò in quanto, la violenza di cui alla norma in esame è intesa in senso ampio. Essa implicherebbe il provocare ad altri un ostacolo nel libero svolgimento delle proprie azioni.