Tra le società quotate a Piazza Affari con capitalizzazione superiore a 500 milioni di euro, quelle che hanno avuto la performance migliore sono state quelle di Iveco Group con un rialzo di circa il 60%. In una situazione di difficoltà come quella che stanno attraversando i mercati azionari soprattutto in Europa, cosa fare con le migliori azioni del Ftse Mib da inizio anno? Portare a casa il guadagno o rimanere tranquilli?
Cosa fare con le migliori azioni del Ftse Mib da inizio anno? Le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Il titolo Iveco Group (MIL:IVG) ha chiuso la seduta del 17 marzo a quota 8,493 €, in ribasso del 4,33% rispetto alla seduta precedente.
Time frame giornaliero
La tendenza in corso è laterale ribassista. Da circa un mese, infatti, le quotazioni si stanno muovendo al ribasso, ma senza troppa veemenza. Tuttavia, il ribasso di circa il 15% dai massimi di metà febbraio sta portando il titolo a contatto con l’importantissimo supporto in area 8,203 €. Cosa accadrà in prossimità di questo livello potrebbe condizionare l’andamento di breve di Iveco Group.
La sua tenuta, infatti, potrebbe favorire un rimbalzo che si potrebbe trasformare in un’inversione rialzista nel caso di chiusure giornaliere superiori a 8,893 €.
In caso contrario la discesa potrebbe accelerare verso area 7,086 €.
Time frame settimanale
Dopo che l’anno era iniziato con ben sette settimane consecutive al rialzo, per una performance superiore al 75%, il raggiungimento della forte area di resistenza a 9,245 € ha provocato una battuta di arresto sfociata in una fase laterale tra i livelli 8,525 € – 9,245 €. Solo una decisa chiusura esterna a uno di questi due livelli potrebbe favorire una nuova fase direzionale.
Da notare che tutti gli indicatori sono impostati al rialzo.
La valutazione del titolo
Secondo le raccomandazioni dei 9 analisti che coprono il titolo Iveco Group, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 15% circa.
Letture consigliate
Petrolio, prossima fermata 50 $: i livelli da monitorare
ENI stacca il dividendo lunedì 20 marzo: quale futuro per il cane a sei zampe?