Cosa fare con le azioni Exprivia dopo che da inizio anno hanno guadagnato il 150%? Viste le ultime due settimane di contrattazioni, tutte al ribasso, la domanda è d’obbligo. Non siamo più, quindi, nella condizione in cui ci trovavamo qualche mese fa quando nel report indicavamo come area 2,5 euro il punto di arrivo del rialzo in corso. Da quel momento il titolo ha guadagnato un altro 60% andando a segnare un massimo in area 2,4 euro. Nelle settimane successive, però, è iniziato un declino che ha come suo punto di approdo più vicino area 1,875 euro. La massima estensione al ribasso, invece, passa per area 1,605 euro.
Quando potremo dire con ragionevoli probabilità a favore che il ribasso è alle porte e un nuovo rialzo è partito?
Il livello chiave da monitorare in tal senso passa per area 2,29 euro. Una chiusura settimanale superiore a questo livello aprirebbe le porte a un forte allungo rialzista con obiettivo in area 2,96 euro, prima, e massima estensione rialzista in area 5,12 euro. Potenzialmente, quindi, le azioni Exprivia potrebbero andare incontro a un ulteriore rialzo del 150% rispetto ai livelli attuali.
La forte sottovalutazione è confermata da moltissimi indicatori. Il fair value, ad esempio, esprime una sottovalutazione superiore al 60%. Così come il rapporto prezzo/utili esprime una sottovalutazione di oltre il 200% rispetto alle valutazioni medie del settore di riferimento. Inoltre, il titolo è valutato a 0.75 volte il suo fatturato del 2021. Ovvero livelli di valutazione molto interessanti rispetto ad altre società quotate. Infine, le revisioni al rialzo sulle stime del fatturato degli ultimi mesi indicano un rinnovato ottimismo da parte degli analisti che si occupano del titolo.
Questo potenziale rialzista, però, non è confermato dalle raccomandazioni degli analisti che hanno un consenso mantenere e un prezzo obiettivo che esprime una sopravvalutazione superiore al 20%.
Cosa fare con le azioni Exprivia dopo che da inizio anno hanno guadagnato il 150%? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Le azioni Exprivia (MIL:XPR) hanno chiuso la seduta del 20 settembre in ribasso del 2,44% rispetto alla seduta precedente, a quota 2,00 euro.