Cosa fare con le azioni Autogrill visto l’aumento di capitale che partirà il 14 giugno?

AUTOGRILL

Cosa fare con le azioni Autogrill visto l’aumento di capitale che partirà il 14 giugno?

Per rispondere a questa domanda ci siamo affidati sia all’analisi dei multipli di mercato che a quella grafica.

Partecipare all’aumento di capitale oppure meglio lasciare stare?

Per quanto riguarda lo studio dei multipli, abbiamo chiesto dettagli e lumi in merito al nostro Analista, dott. Cosimo Italiano, che ci  ha relazionato come segue:

“Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill ha deliberato di aumentare il capitale della società. L’aumento di capitale partirà il 14 Giugno 2021 e terminerà il 29 giugno 2021. In base alla delibera, verranno offerte 13 nuove azioni ogni 25 azioni ordinarie possedute dagli azionisti, ad un prezzo di sottoscrizione di euro 4,59 per ciascuna azione.

Secondo alcuni analisti, il fair value di Autogrill è di 12,37 euro per azione.

Questo valore sembra essere in linea con la guidance del management per il 2024 che prevede un ritorno dei ricavi a livello pre-Covid, ossia a 4,5 Miliardi di euro con un margine operativo (EBIT Margin) del 6%.

Storicamente, Autogrill ha avuto ricavi stabili fino al 2019, tra i 4,5 ed i 6,6 miliardi di euro. Tuttavia nel 2020 a causa dell’emergenza Covid, questi ricavi si sono dimezzati a 2,2 Miliardi di euro. Gli utili sono anche stati abbastanza prevedibili fino al 2018. Nel 2019 invece sono più che triplicati rispetto all’anno precedente, a causa di plusvalenze da cessione di attività operative. Nel 2020 invece la società ha registrato 480 milioni di euro di perdita. La perdita del 2020 ha praticamente dimezzato il valore contabile del Patrimonio Netto. Questo ha avuto un effetto avverso su tutti gli indicatori di bilancio relativi al patrimonio come ad esempio il rapporto di indebitamento, oppure il rendimento del capitale (ROE), ma anche su quelli relativi al conto economico come ad esempio il margine di profitto (ROS).

L’attuale patrimonio netto è passato da 936 Milioni di euro del 2019 a circa 400 milioni di euro del 2020. Questa grave riduzione è stata causata per la quasi totalità dalla perdita di esercizio del 2020. Ora con l’aumento di capitale, il Consiglio di Amministrazione punta a raccogliere ulteriori 600 milioni di euro che porterebbero il patrimonio netto a circa un miliardo di euro che è circa il livello pre-Covid.

Opportunità oppure meglio lasciare stare?

Attenzione però perché questo livello è già pregiudicato in pectore dalla perdita di esercizio che il management prevede nella sua guidance per il 2021. Secondo il management infatti, la perdita attesa per il 2021 sarà tra i 200 ed i 300 milioni di euro. Questa perdita da sola, porterebbe il patrimonio netto a 700/800 milioni di euro anche dopo la ricapitalizzazione. Inoltre nel prospetto informativo non vengono fornite indicazioni relative agli anni 2022 e 2023. Qualora anche uno solo di questi anni fosse in perdita, il patrimonio netto della società verrebbe ulteriormente eroso.

Storicamente la società ha riportato margini di profitto attorno al 1,5%/2%.

Mentre il rendimento del capitale si attestava tra il 10 ed il 16%. Questi indicatori sono migliorati nel 2019 a causa della cessione straordinaria di attività operative mentre sono drasticamente peggiorati nel 2020, a causa dell’emergenza Covid. Dal 2016 la società ha pagato dividendi in graduale crescita, tuttavia nel 2020, non è stato pagato alcun dividendo.

Considerando il tasso di crescita storico, aggiustato per gli anni straordinari del 2019 e 2020, secondo il nostro Ufficio Studi, il valore intrinseco attuale si attesta tra 6 e 8 euro per azione.

Purtuttavia, il valore intrinseco è una stima ed in quanto tale è soggetta a diverse variabili che un investitore consapevole dovrebbe considerare e che potrebbero avere un impatto sui futuri risultati della società. Le attuali stime sono fatte nella prospettiva che nei prossimi mesi non vi sia un ritorno a misure di contenimento contro il Covid così invasive come quelle degli ultimi inverni.

Conclusioni

L’aumento di capitale di Autogrill può essere una buona opportunità a queste condizioni?

Il settore industriale in cui opera Autogrill è stato pesantemente colpito da queste misure di contenimento contro la pandemia. Il risultato economico di Autogrill per il 2020 ne è la dimostrazione tangibile. Una recrudescenza della pandemia nel prossimo autunno e inverno o peggio ancora negli anni a venire, potrebbe incidere ancora negativamente sul risultato di questa società. A causa di queste incertezze, raccomandiamo chi fosse interessato a questa società di prendere posizione solo dopo essersi assicurato di avere un cospicuo margine di sicurezza, rispetto al valore intrinseco. Le quotazioni attuali, non sembrano a nostro avviso offrire un margine di sicurezza adeguato ad un investimento di lungo periodo.”

Cosa fare con le azioni Autogrill visto l’aumento di capitale che partirà il 14 giugno? Le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Autogrill  (MIL:AGL) ha chiuso la seduta del 11 giugno a quota 6,928 euro in ribasso dell’1,00% rispetto alla seduta precedente.

Attenzione, i livelli di prezzo indicati nei prossimi paragrafi da domani verranno rettificati alla luce dell’aumento di capitale in corso, pertanto tenere conto dei prezzi indicati nelle parentesi tonde. Infatti, il prezzo di chiusura di venerdì pari a 6,928 è stato rettificato a 6,128, mentre il prezzo dei diritti che inizieranno a essere quotati da domani  è stato fissato a 0,7998 euro.

La tendenza in corso è rialzista sia sul settimanale che sul mensile, ma da ormai 4 mesi le quotazioni non riescono a superare la resistenza in area 7,38 euro (6,58). Da questo punto di vista la chiusura di giugno potrebbe avere un ruolo fondamentale. Qualora, infatti, dovesse essere superiore a 7,38 euro (6,58) allora il titolo potrebbe proiettarsi in area 9,3 euro (8,50), prima, e in area 12,4 euro (11,60), poi. Ovviamente la prolungata difficoltà di superare questo ostacolo potrebbe favorire un ritracciamento delle quotazioni.

Un’indicazione in tal senso si avrebbe nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 6,92 euro (6,12)  (I obiettivo di prezzo). Come si vede, infatti, da molte settimane questo livello sta rappresentando un ottimo baluardo nel contenere la spinta dei ribassisti. In questo senso è preoccupante notare come la settimana appena conclusasi ha visto scattare un segnale di vendita dello Swing Indicator.

Time frame settimanale

autogrill

Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

Time frame mensile

autogrill

 

Approfondimento

Settimana interlocutoria sul Ftse Mib Future che si avvicina alla chiusura mensile con prospettive molto interessanti

Consigliati per te