Il setup nero annuale del 30 ottobre ha fatto ripartire in modo veloce i mercati azionari internazionali. In meno di due settimane il rialzo è stato di circa l’8%. Cosa farà Wall Street fino alla fine dell’anno? Le statistica, la stagionalità e i calcoli di probabilità sembrerebbero avere le idee molto chiare. Vediamo ora quali saranno i livelli di monitorare per far avverare o meno l’una o l’altra ipotesi.
Il 2023 è un anno molto particolare
Indice dei contenuti
La chiusura della seduta di contrattazione del giorno 16 novembre è stata ai seguenti prezzi sui listini analizzati:
Dow Jones
34.945,47
Nasdaq C.
14.113,67
S&P500
4.508,24.
L’anno in corso si presentava con questo percorso campione:
Il minimo doveva essere formato nel primo trimestre, mentre il massimo fra fine novembre e metà dicembre.
Al momento tutto sembra in accordo con questa previsione.
Queste eventualità sono state poi rafforzate nel corso dei mesi dal barometro della prima settimana dell’anno e poi dell’intero mese di gennaio. Inoltre, dalle varie scadenze dei nostro setup annuali, che fino ad oggi ribadendo la loro efficacia del 90% come accaduto negli ultimi 20 anni, hanno scandito i minimi e massimi che si sono formati dal mese di gennaio.
Inoltre, con quest’anno dovrebbe essere stato archiviato il minimo dell’intero decennio.
Ulteriori conferme che il peggio sia passato, verranno dalle chiusure del mese di novembre superiori ai seguenti livelli:
Dow Jones
34.148
Nasdaq C.
13.715
S&P500
4.396.
Cosa farà Wall Street fino alla fine dell’anno?
Come abbiamo letto nei paragrafi precedenti, tutto sembra proiettare una fase rialzista.
Cosa si potrebbe fare quindi? I rialzi e i ribassi andrebbero sempre seguiti monitorando i supporti e le resistenze. I supporti del rialzo in corso fino al 24 novembre, secondo i nostri metodi, saranno i seguenti:
Dow Jones
34.202
Nasdaq C.
13.685
S&P500
4.392.
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.
Lettura consigliata