Cosa fa l’energy manager e come trovare lavoro con questa qualifica

bolletta energia

I temi dell’energia e del risparmio delle risorse sono all’ordine del giorno di ogni governo e organizzazione sovranazionale. Gli obbiettivi da raggiungere in termini ecologici e i protocolli da adottare per ridurre l’utilizzo di energia, acqua e risorse si fanno sempre più stringenti soprattutto ora. La situazione geopolitica attuale ci ha catapultato in una semiemergenza energetica. Tutte le aziende italiane dovranno fare i conti con i rincari delle bollette e soprattutto si ritroveranno a dover gestire molti macchinari energivori. Ecco dunque che diventa fondamentale la figura dell’Energy Manager anche per le PMI. Vediamo in cosa consista questa professione e quali possibilità di inserimento lavorativo offra.

Cosa fa l’energy manager e come trovare lavoro con questa qualifica

L’Energy Manager è una figura relativamente nuova nel panorama italiano. Negli anni novanta inizia a delinearsi come professionalità autonoma con mansioni proprie. Acquista importanza con il crescente interesse verso le tematiche ambientali ed energetiche. Ad oggi molte grandi aziende hanno un proprio energy Manager. Va detto che oltre una determinata soglia di consumi (pari a più di 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio) le aziende sono obbligate ad assumere questa figura. Ci sono poi dei professionisti che svolgono le medesime mansioni in outsourcing per aziende che non possono permettersi di assumere un energy manager a tempo pieno.

Le mansioni dell’energy manager

Chi identifica questa figura come colui che trova l’offerta migliore fra quelle proposte dai gestori elettrici e termici, sottovaluta questo ruolo. Costui, infatti, deve occuparsi di tutte le questioni energetiche di un’azienda: dall’utilizzo della flotta di auto aziendali sino agli impianti ad aria compressa. A tal riguardo non va confuso con il Mobility Manager, altro green job. Vanno valutati gli audit di diverso tipo e proporre ai dirigenti di alcun acquisti green.

La formazione dell’energy manager

Per la maggior parte dei casi è un tecnico; solitamente possiede una laurea in Ingegneria. Fra le skill sono richieste buone doti diplomatiche dovendosi interfacciare con la dirigenza aziendale. Infine dovrebbe avere una buona competenza di questioni finanziarie dovendo valutare contratti ed investimenti. Non è del tutto coincidente con l’Energy Manager, l’EGE. EGE significa Esperto in gestione dell’energia. Questo professionista deve essere certificato in base alla norma UNI CEI 11339. Il motivo di tale attestazione delle competenze è perché può svolgere le diagnosi energetiche a cui alcuni tipi di azienda sono tenute. Inoltre gli EGE sono abilitati a richiedere l’accesso ai Certificati Bianchi (un’agevolazione per le aziende che portano a termine un investimento di efficienza energetica).

Trovare lavoro con questa qualifica

Per avere accesso a livello dirigenziale occorre naturalmente fare carriera all’interno dell’azienda. Ci sono poi diverse società di professionisti che svolgono tale mansione da esterni. Di certo, nella situazione attuale non mancheranno le opportunità. Ecco quindi cosa fa l’energy manager e come diventarlo.

Lettura consigliata

Trasferirsi in Australia con vitto e alloggio lavorando 4 ore al giorno si può

Consigliati per te