Il mare di ogni parte d’Italia e non solo è invaso da numerosi bagnanti. La settimana clou delle vacanze è ormai iniziata da qualche giorno. Gli ultimi ad arrivare saranno quelli che partiranno il sabato precedente Ferragosto.
Tutti non vedono l’ora di buttarsi in acqua per combattere un po’ gli effetti di un’estate torrida come non mai. Di passare diversi giorni tra la battigia e il mare, per rinfrescarsi il più possibile. A volte, però, questo riserva qualche sorpresa non gradita. Una di queste è sicuramente la presenza di meduse. Quest’anno il numero presente all’interno del Bacino del Mediterraneo pare essere aumentato decisamente. Di conseguenza, chi entra in acqua deve sapere che incontrarle non è un’ipotesi remota. Ma cosa dovremmo fare se ci punge una di queste?
Subito da smentire la diceria secondo il quale la loro presenza sia sinonimo di acque pulite. Non è così. Anzi, semmai la loro forte invasione di questi ultimi anni è dovuta ai cambiamenti climatici e all’azione dell’uomo. Una di queste riguarda la pesca, ovvero andare a sottrarre quelli che sono i pesci nemici delle meduse nell’ecosistema. Così facendo esse possono proliferare con meno difficoltà. Questo deve mettere in guardia l’essere umano, che non dovrebbe farsi trovare impreparato.
Cosa dovremmo fare se ci punge una medusa e i rimedi
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Quindi, potremmo premunirci, utilizzando una specifica crema preventiva da mettere prima di scendere in acqua. Una pomata che impedirebbe ai tentacoli della medusa di entrare in contatto con la nostra pelle. Pochissimi l’hanno a disposizione, nonostante si trovi in quasi tutte le farmacie.
Come diceva una famosa pubblicità degli anni Ottanta, prevenire è meglio che curare. In pochi, però si dotano di questo tipo di prodotto. Salvo poi lamentarsi per le punture delle meduse. Chiamarle così è anche improprio, perché, in realtà, questi animali marini toccano leggermente la nostra cute. Questo fa sì che si senta subito un dolore acuto. Come di puntura, ma, nella realtà, è la medusa che ha lasciato fuoriuscire il suo veleno sulla nostra pelle.
Inizialmente sentiamo un forte dolore e questo deve subito portarci ad abbandonare l’acqua. Se stiamo nuotando al largo, è necessario subito richiedere aiuto. Una volta usciti dal mare, bisogna immediatamente pulire la parte offesa con dell’acqua salata. Nulla di più. Non i rimedi classici, come ammoniaca, aceto o, addirittura, urina, ma della semplice acqua marina.
Dal dolore al prurito passano 20 minuti circa, quindi bisogna lenire il tutto con aloe vera
Dopo una ventina di minuti circa, il dolore inizia piano piano ad attenuarsi e a subentrare il prurito. In questo caso, bisognerà essere bravi a non farsi sopraffare, cercando di non toccare la parte che sarà diventata rossa e spessa, come fosse orticaria.
Se l’acqua di mare è il primo rimedio, successivamente sarebbe meglio applicare una crema alla calendula per attenuarlo. Questa pianta ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche e darà sicuramente sollievo. In alternativa, potremmo acquistare una pomata all’aloe vera. Anch’essa ha le medesime caratteristiche della calendula. L’applicazione di entrambe le creme sarebbe subito lenitiva.
Ecco, dunque, cosa fare quando ci punge una medusa, cercando di non farsi prendere dal panico. Piuttosto sarebbe utile avere in borsa un prodotto preventivo e uno successivo alla puntura. Per una volta, lasciamo da parte i rimedi naturali e della nonna. Quelli possono essere molto utili in tante altre situazioni, ma non in questa.
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