Quando uno dei vicini suona al campanello c’è sempre da allarmarsi. Se poi è il vicino del piano di sotto, ci potrebbero essere guai seri. Quando si parla di facciata, ristrutturazione, balconi cadenti, la questione si fa complessa e scottante. Mettere d’accordo i condomini durante un’assemblea di condominio è praticamente impossibile.
I balconi, inoltre, spesso non sono del tutto proprietà del condominio. Dal momento che il vicino o chiunque altro fa presente che il balcone è da rifare, ci si chiede quali siano i provvedimenti da prendere? Ecco cosa dice la legge su chi deve pagare la ristrutturazione di balconi e sottobalconi.
Una guida alla ristrutturazione
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I balconi comuni vengono chiamati “aggettanti”. Con questo termine si sottolinea la presenza di una parte sporgente del balcone, che dà sulla strada o su un altro balcone. Ciascun balcone aggettante è poi composto da vari parti, quali la ringhiera, il piano calpestabile, il sottobalcone o soletta e il profilo. Ognuna di queste parti può essere soggetta a deperimento e quindi deve, col tempo, essere manutenuta.
La ripartizione delle spese di ristrutturazione di un balcone è sempre una questione scottante. Stessa cosa quando si tratta della responsabilità della caduta di un calcinaccio staccatosi dal cornicione. La legge non era stata abbastanza chiara fin quando, dopo una serie di sentenze, la Cassazione (sentenza n. 1990/2016) ha definito una legislazione in materia di balconi e sottobalconi.
Cosa dice la legge su chi deve pagare la ristrutturazione di balconi e sottobalconi
La Cassazione ha ritenuto che la parte sottostante del balcone aggettante è utile solo al proprietario dello stesso piano. Pertanto, le spese per manutenzione e ristrutturazione del “cielino” vanno al proprietario del balcone stesso e non all’inquilino dell’appartamento sottostante. Quindi, la responsabilità di calcinacci, pezzi di cornicione e vernice che cadono sono del proprietario dello stesso balcone.
Nonostante ciò, tutte le decorazioni e i rivestimenti esterni cui sono soggetti i balconi (se presenti) sono di proprietà del condominio. Quindi in caso necessitino di manutenzione, il costo andrà diviso tra i condomini. Solo la colonna d’aria compresa tra il piano di calpestio e la soletta del balcone di sopra appartiene all’appartamento sottostante. Pertanto, al proprietario spetteranno eventuali spese di manutenzione.
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