L’amore per gli animali dovrebbe essere un sentimento nutrito fin dall’infanzia, un sentimento in grado di arricchire la nostra vita. Anche perché sarà un amore corrisposto anche dall’altra parte con il massimo slancio. Talvolta però non solo manca l’amore, ma anche il rispetto stesso per la vita delle creature. Non è raro vedere gironzolare animali randagi abbandonati da persone senza scrupoli. In determinati casi sarà importante segnalarne la presenza ad associazioni presenti sul territorio o, se possibile, occuparsene.
Gattini randagi
Indice dei contenuti
Spesso quando si parla di randagismo si pensa subito ai cani, in realtà anche i mici spesso subiscono questa sorte. Sebbene in linea di massima si consideri il gatto un animale più indipendente, in realtà necessiterà ugualmente di cure. Tanto più nel caso in cui si tratti di cuccioli, ancora più indifesi.
Bisognerà sapere come poter prestare loro soccorso e cosa dare da mangiare ai gatti piccoli abbandonati senza mamma. Quando troviamo dei gattini potrebbe trattarsi tanto di una cucciolata abbandonata da qualche umano, tanto della famiglia di qualche gatta randagia.
Cosa fare
Nel momento in cui dovessimo imbatterci nei gattini, non bisognerebbe avvicinarvisi immediatamente. Sarebbe bene invece tenere sotto controllo la situazione a una certa distanza e assicurarsi se rientri la madre. Infatti, la nostra presenza potrebbe farla allontanare. Ricordiamoci che i gattini necessitano della stessa.
Qualora dovessero passare diverse ore e non dovessimo scorgerla, in base alla presunta età dei gattini bisognerà regolarsi sul da farsi. Secondo l’ENPA, nel caso di gattini molto piccoli, quindi di una settimana o al massimo due, sarebbe necessario prestare loro soccorso. Indicativo dell’età il fatto di avere ancora gli occhi chiusi o di non essere ancora in grado di mangiare da soli.
Sarebbe bene trasferirli in un trasportino o una scatola bucata, dove porvi una bottiglia di acqua calda coperta da stoffa. Bisognerebbe infatti riscaldarli, anche con una coperta o con il contatto del proprio corpo. Qualora fossero autosufficienti nel nutrirsi invece bisognerebbe intervenire solo in caso se ne presenti la necessità. In ogni caso dovremmo portarli dal veterinario.
Cosa dare da mangiare ai gatti piccoli abbandonati senza mamma
Ci potremmo quindi trovare alle prese con la loro nutrizione, assolutamente da non sottovalutare. Prima di tutto sfatiamo un mito e non diamo loro latte vaccino. A seconda della loro età dovrebbe variare l’alimentazione. Secondo quanto riportato dall’ENPA, per i cuccioli che ancora non hanno aperto gli occhi, ideale sarebbe acquistare apposito latte per gatti in polvere e non. Altrimenti somministrare loro del latte senza lattosio. Lo riscalderemo e una volta accertatici che sia tiepido, lo inseriremo in un biberon, dotato di un piccolo foro. Imboccheremo i gattini tenendoli a pancia in giù per evitare possa andare nei polmoni. Altresì premeremo il biberon leggermente per far scendere il latte e aiutarli a mangiare. Si darà loro il latte ogni due ore.
Stessa nutrizione per i gatti con occhi aperti ma non autosufficienti, ma gliela si fornirà ogni 3/4 ore. Raggiunti i 20 giorni di vita, si potrebbe aggiungere al latte dell’omogenizzato di pollo. Dovremmo poi stimolare la loro urinazione e defecazione. Per i cuccioli più grandi dovrebbe andare ben l’apposito cibo secco o umido, nonché pollo bollito o arrostito, prosciutto cotto tagliuzzato e tonno sgocciolato. Infatti, senza esagerare il gatto potrebbe mangiare tonno in scatola e altri alimenti casalinghi.
Lettura consigliata
Perché il gatto lecca oltre al padrone anche muro, pavimento e altri oggetti