Cosa conteranno, i grafici dei mercati azionari o altre cose?

Come regolarsi sui mercati azionari-Foto da pixabay.com

Gli addetti ai lavori e gli investitori continuano a guardare ai dati macroeconomici e alle trimestrali americane. Ci sarà o meno recessione economica? Ci sarà o meno una correzione dei mercati? E ci sarà o meno l’inizio dei tagli dei tassi di interesse? Come comportarsi? Cosa conteranno, i grafici dei mercati azionari o altre cose?

Un’occhiata al breve termine

Gli indici azionari analizzati in questa rubrica alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 23 gennaio hanno segnato i seguenti prezzi:

Dax Future

16.744

Eurostoxx Future

4.488

Ftse Mib Future

30.239

S&P500 

4.864,60.

Ci troviamo in questa situazione: gli indici europei stanno segnando minimi e massimi decrescenti e quindi la tendenza è ribassista.

Questa tornerà rialzista se il 26 gennaio le chiusure di contrattazione saranno superiori ai seguenti livelli di prezzo:

Dax Future

16.928

Eurostoxx Future

4.527

Ftse Mib Future

30.724

Wall Street invece, continua a segnare minimi e massimi crescenti. La tendenza diventerà ribassista se il 26 gennaio i prezzi saranno inferiori a

S&P500 

4.691.

Cosa conteranno, i grafici dei mercati azionari o altre cose?

Ora torniamo a quanto abbiamo espresso nella premessa di questo articolo. La nostra esperienza ci fa affermare che studiare i dati macroeconomici e tutto ciò che riguarda le possibili dinamiche del ciclo economico è importante. In verità questo,  sempre a parer nostro, lo fanno sempre le Banche centrali. Quindi, queste in propria autonomia, dopo aver analizzato i dati secodno dei parametri stabiliti,  alzano e abbassano i tassi, indicano il loro outlook. Nessun altro può modificare queste cose, quindi quello che conta sono solo e sempre gli effetti.

Si dovrebbero studiare gli effetti che queste decisioni avranno sui mercati, e lo si può fare non con elucubrazioni (perchè rimangono tali) ma guardando la tendenza dei grafici. Questi sono fatti e non parole. Il resto è tutta perdita di tempo. Questa è l’umile opinione di uno storico dei mercati, e tutto quello che è stato nei tempi: una serie molto spesso di previsioni economiche sbagliate. Basta guardare a tutti coloro che gridano alla recessione degli ultimi 18 mesi! Godot docet!

Quindi, accodiamoci agli eventi e alla tendenza dei grafici.

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