Gli addetti ai lavori e gli investitori continuano a guardare ai dati macroeconomici e alle trimestrali americane. Ci sarà o meno recessione economica? Ci sarà o meno una correzione dei mercati? E ci sarà o meno l’inizio dei tagli dei tassi di interesse? Come comportarsi? Cosa conteranno, i grafici dei mercati azionari o altre cose?
Un’occhiata al breve termine
Indice dei contenuti
Gli indici azionari analizzati in questa rubrica alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 23 gennaio hanno segnato i seguenti prezzi:
Dax Future
16.744
Eurostoxx Future
4.488
Ftse Mib Future
30.239
S&P500
4.864,60.
Ci troviamo in questa situazione: gli indici europei stanno segnando minimi e massimi decrescenti e quindi la tendenza è ribassista.
Questa tornerà rialzista se il 26 gennaio le chiusure di contrattazione saranno superiori ai seguenti livelli di prezzo:
Dax Future
16.928
Eurostoxx Future
4.527
Ftse Mib Future
30.724
Wall Street invece, continua a segnare minimi e massimi crescenti. La tendenza diventerà ribassista se il 26 gennaio i prezzi saranno inferiori a
S&P500
4.691.
Cosa conteranno, i grafici dei mercati azionari o altre cose?
Ora torniamo a quanto abbiamo espresso nella premessa di questo articolo. La nostra esperienza ci fa affermare che studiare i dati macroeconomici e tutto ciò che riguarda le possibili dinamiche del ciclo economico è importante. In verità questo, sempre a parer nostro, lo fanno sempre le Banche centrali. Quindi, queste in propria autonomia, dopo aver analizzato i dati secodno dei parametri stabiliti, alzano e abbassano i tassi, indicano il loro outlook. Nessun altro può modificare queste cose, quindi quello che conta sono solo e sempre gli effetti.
Si dovrebbero studiare gli effetti che queste decisioni avranno sui mercati, e lo si può fare non con elucubrazioni (perchè rimangono tali) ma guardando la tendenza dei grafici. Questi sono fatti e non parole. Il resto è tutta perdita di tempo. Questa è l’umile opinione di uno storico dei mercati, e tutto quello che è stato nei tempi: una serie molto spesso di previsioni economiche sbagliate. Basta guardare a tutti coloro che gridano alla recessione degli ultimi 18 mesi! Godot docet!
Quindi, accodiamoci agli eventi e alla tendenza dei grafici.
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