La Costituzione e il codice civile prevedono il ben preciso dovere dei genitori di mantenere ed educare i propri figli. I genitori hanno il dovere di garantire l’educazione dei propri figli, anche in base alle loro capacità e inclinazioni naturali. Questo dovere non termina nemmeno con la separazione o il divorzio.
Infatti, anche in questo caso, i genitori dovranno corrispondere ai figli un assegno di mantenimento. Se i genitori vengono meno a questo dovere, previsto dalla legge e dalla Costituzione, possono incorrere in pesanti sanzioni e dovere al figlio un risarcimento.
La giurisprudenza ha spiegato che cosa comprende l’assegno di mantenimento.
Secondo i giudici l’assegno di mantenimento deve garantire ai figli il tenore di vita avuto durante la vita familiare. Quindi deve essere adeguato al loro sostentamento e proporzionato alla ricchezza della famiglia.
La legge non dice quando termina questo dovere dei genitori di mantenere i figli. Sicuramente quest’obbligo non finisce con il raggiungimento della maggiore età. Infatti, al giorno d’oggi, soprattutto in Italia, i percorsi di studi terminano molto più tardi. E molto più tardi ancora, i figli riescono a trovare un lavoro adeguato al tipo di studi conclusi.
I 2 momenti della fine dell’obbligo
Indice dei contenuti
Questa, però, per la Cassazione non deve essere una scusa dei figli per non impegnarsi nel cercare un impiego. La Cassazione ha, più volte, spiegato che sono 2 i momenti in cui può terminare l’obbligo di mantenimento dei figli.
Il primo è quello del raggiungimento dell’indipendenza economica. Infatti, dopo aver studiato, il ragazzo trova un impiego e diventa libero economicamente. I genitori non devono più corrispondergli il mantenimento.
Il secondo momento si avrebbe, invece, qualora il figlio non si impegnasse per cercare un lavoro.
Ad esempio, i giudici hanno ritenuto che se il figlio, che ha compiuto i 30 anni, non ha ancora trovato un lavoro, compatibile con i suoi studi, deve ridimensionarsi. Adattare, cioè, le sue aspirazioni alla realtà e al mercato.
Potrà continuare a studiare e a cercare il lavoro che desidera, ma mantenendosi da solo. Dunque, per la Cassazione i momenti in cui finisce l’obbligo di mantenimento sono 2. L’indipendenza economica del figlio oppure l’età, relativamente avanzata, e la dimostrazione dell’incapacità di trovare un lavoro.
Cosa comprende l’assegno di mantenimento per figli, anche maggiorenni, che studiano o lavorano
La Cassazione è tornata su questo interessante argomento con l’ordinanza 22076 del 2022. Con questo provvedimento i giudici si sono occupati del caso di un figlio che otteneva un contratto a tempo determinato.
In particolare, se l’ottenimento di un contratto a tempo determinato, significasse il raggiungimento dell’indipendenza economica. E quindi, la fine del dovere di mantenimento per i genitori.
Secondo la Corte non bisogna guardare al tipo di contratto stipulato dal figlio, se duri 1 anno, 2 oppure sia pluriennale. Secondo i giudici bisogna, invece, guardare alla capacità di quel lavoro di garantire l’indipendenza economica del figlio. Se il lavoro consente il raggiungimento dell’indipendenza, allora finisce l’obbligo di mantenimento, altrimenti permane.
Approfondimento