Cosa c’è nella dichiarazione dei redditi precompilata Agenzia delle Entrate

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Nell’ottica della distensione dei rapporti tra Fisco e contribuenti, l’Amministrazione fiscale ha dato vita alla dichiarazione dei redditi precompilata. Si tratta di un modello già predisposto dal controllore a beneficio del controllato.

L’AdE redige la dichiarazione in base ai dati in suo possesso e il contribuente può accettarla, integrarla o modificarla. Infine l’ultimo atto da compiere è quello dell’invio della stessa, da fare entro i termini previsti dalla Legge. Vediamo allora cosa c’è nella dichiarazione dei redditi precompilata Agenzia delle Entrate.

Quali dati si trovano nel 730 precompilato

La quantità di dati e informazioni contenuti nella precompilata è vasta e eterogenea.

Troviamo anzitutto i dati contenuti nella CU, la Certificazione Unica, che il sostituto d’imposta invia ad AdE. Il datore di lavoro o l’INPS (o altro Ente pensionistico) comunica all’Agenzia qual è stato il reddito percepito, ritenute IRPEF, le addizionali applicate, etc.

Poi troviamo i proventi derivanti dal lavoro autonomo occasionale e quelli corrisposti per l’attività intramoenia per il personale del SSN. In entrambi i casi deve trattarsi di compensi certificati ed indicati nella CU.

Infine i dati relativi agli affitti brevi (corrispettivi e ritenute) contenuti nella CU.

I dati della dichiarazione che riguardano mutui e contributi

Nella precompilata AdE trovano accoglimento i contributi deducibili e/o detraibili versati dal contribuente a Enti o casse con finalità assistenziali. Oppure i contributi versati per i lavoratori domestici, inclusi quelli previdenziali all’INPS versati tramite il Libretto di famiglia.

Poi abbiamo le somme restituite all’INPS o rimborsate dall’INPS nell’anno di imposta ma relative ad anni precedenti.

Infine trovano accoglimento anche gli interessi passivi su mutui, i contributi previdenziali, i premi assicurativi sulla vita, morte e infortuni.

Cosa c’è nella dichiarazione dei redditi precompilata Agenzia delle Entrate

Tra i dati della precompilata ci sono le spese sanitarie e i relativi rimborsi. Questi dati sono comunicati da medici, strutture sanitarie, farmacie e parafarmacie, ottici, psicologi, etc. Poi  incontriamo le spese veterinarie e relativi rimborsi comunicati da veterinari, farmacie e parafarmacie.

Altro capitolo di spese accolto nella precompilata riguarda le spese per gli studi. Cioè spese universitarie e i relativi rimborsi e quelle per la frequenza di asili nido e relativi rimborsi. Ancora, le spese scolastiche e le erogazioni liberali agli istituti (e rimborsi) e i dati sulle tasse scolastiche (iscrizione, frequenza, esami, diplomi).

I dati sono comunicati rispettivamente da Università, asilo pubblico o privato che riceve la retta, l’istituto scolastico e l’F24 nel caso delle tasse scolastiche.

Poi troviamo le spese funebri, i contributi versati alla previdenza complementare, le erogazioni liberali agli Enti del terzo settore. In questo caso i dati provengono da pompe funebri, Enti previdenziali, Onlus, Fondazioni, associazioni riconosciute, etc.

La precompilata è un contenitore di dati eterogenei riguardante il contribuente

Un altro capitolo di dati arriva dalle Poste o dalle banche e riguarda i bonifici per lavori di recupero edilizio, riqualificazione energetica degli edifici, etc. Cioè i dati riguardanti i Bonus casa di case singole o effettuati su parti comuni dei condomini.

Ricordiamo poi i dati contenuti nella dichiarazione dell’anno precedente da spalmare a rate su più anni. Oppure i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili.

Poi troviamo la detrazione al 20% del Bonus vacanze e gli oneri versati per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione (la c.d. pace contributiva). Infine citiamo i rimborsi erogati dal CAI (Commissione Adozioni Internazionali) ed altri eventuali dati presenti nell’Anagrafe tributaria.

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