Nonostante le opposizioni in Parlamento, la risoluzione relativa alla proroga dello stato di emergenza è passata. La proroga durerà fino al 15 ottobre 2020. Quindi, occorre chiedersi quali sono le conseguenze e cosa bisogna sapere su detta proroga dello stato di emergenza. Ricordiamo, anzitutto, che quest’ultimo sarebbe scaduto il 31 luglio, mentre con la proroga, perdurerà fino al 15 ottobre. Pertanto, il Consiglio dei Ministri si è subito attivato, emanando il decreto legge che proroga, a sua volta, le disposizioni emergenziali. Si tratta di quelle stabilite dai D.L. n. 19 e 33 del 2020 che consentono di adottare specifiche misure di contenimento dell’epidemia. Al momento, beninteso, lo stato di emergenza non equivale ad un nuovo lockdown.
Piuttosto, si sostanzia nell’articolazione di precauzioni e misure dovute al fatto che il Coronavirus continua a circolare. La decisione è risultata opportuna per prevenire e fronteggiare un’eventuale ulteriore ondata di contagi nel mese di ottobre. Il tutto, considerata l’apertura delle scuole prevista per settembre. Parte del Parlamento ha visto in questa proroga un pretesto da parte del Governo per continuare ad esercitare i poteri di urgenza. Tuttavia, vediamo cosa cambia in concreto. Quindi, soffermiamoci su cosa bisogna sapere sulla proroga dello stato di emergenza.
Proroga dei poteri straordinari
Il primo effetto della proroga è la conservazione dei poteri eccezionali da parte del Governo. Quindi, effettivamente, questo potrà continuare a ricorrere alla decretazione d’urgenza e ai Dpcm. Detti strumenti verranno utilizzati per disciplinare tutti quegli aspetti che uno stato emergenziale richiede. Essa, inoltre, comporta, la proroga delle numerose ordinanze e provvedimenti attuativi, compresi quelli della protezione civile, nonchè i poteri straordinari dei Presidenti di Regione.
Proroga dello Smart working
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Sul punto, le opinioni sono contrastanti. Per alcuni si dovrebbe proseguire fino alla fine del 2020 per contenere il rischio di ulteriori contagi. Per altri, invece, lo smart working sarebbe negativo perchè blocca tutte le attività connesse, quali lo spostamento dei lavoratori e quindi l’utilizzo dei trasporti pubblici, il consumo dei carburanti, la ristorazione ecc.
Proroga della chiusura tra Regioni?
Lo stato di emergenza consente, infine, al Governo di limitare, all’occorrenza, la libertà di movimento dei cittadini tra Regioni e Paesi stranieri. Dette decisioni possono essere adottate con strumenti rapidi come Dpcm e decreti, previo parere del Comitato Scientifico. Al momento vi sono 15 Paesi stranieri a cui è stato imposto il divieto di ingresso in Italia.
Per l’istruzione?
Grazie alla proroga dello stato di emergenza le scuole potranno essere dotate di nuovi arredi, tutti coerenti con le misure anti Covid-19. Non si è ancora raggiunta una decisione univoca, invece, per le modalità di svolgimento dei concorsi. Per esse, si ipotizza l’espletamento delle prove online.
Ingressi contingentati nei luoghi pubblici
Per l’accesso agli stadi, ai concerti e agli spettacoli teatrali, nonchè per le elezioni regionali e i referendum di fine settembre si sta ragionando. Per detti eventi, grazie ai provvedimenti di urgenza, si deciderà di contingentare gli ingressi, imponendo l’obbligo della mascherina, se si tratta di luoghi chiusi.
Misure per gli stranieri
Grazie ai provvedimenti d’urgenza sarà possibile organizzare navi sulle quali gli stranieri possono trascorrere la quarantena. Inoltre, si potrà sottoporre a test coloro che arrivano a bordo di autobus.
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