Nei giorni scorsi sono continuati gli alti e bassi della fase laterale che è in corso da diverse settimane. Cosa attendere per questa settimana dei mercati? I nostri calcoli ci fanno ritenere che si possa assistere alla continuzione di una fase laterale rialzista.
Alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 11 ottobre abbiamo letto i seguenti prezzi:
Dax Future
19.489
Eurostoxx Future
5.024
Ftse Mib Future
34.171
S&P500
5.815,03.
Mercati azionari indecisi: cosa attendere per la prossima settimana? In seguito ai movimenti degli ultimi giorni, le probabilità sembrerebbero per la continuazione di una fase laterale rialzista.
Il punto sull’economia della Lemanik: l’oro può ancora correre?
Indice dei contenuti
Il gestore della Lemanik, Maurizio Novelli, analizza la situazione economica e monetaria attuale negli Stati Uniti, ponendo particolare attenzione alle recenti decisioni della Federal Reserve (FED) di abbassare i tassi d’interesse. Novelli, esprime preoccupazioni sul fatto che queste misure, invece di fornire un vero sollievo all’economia reale, potrebbero nascondere problemi più gravi. Viene tracciata una parallelismo tra la prescrizione di farmaci preventivi da parte di un medico e la Federal Reserve che, nonostante rassicurazioni sulla solidità del sistema, realizza interventi monetari intensi che sollevano interrogativi tra gli investitori.
Nonostante le affermazioni dell’ottimismo da parte delle banche d’investimento, l’autore sottolinea come i dati economici riflettano instabilità. La somma dei prestiti delle banche verso Private Equity e Hedge Funds indica una vulnerabilità del sistema finanziario, e vi è infatti un’alta esposizione al Commercial Real Estate, con crescente rischio di insolvenza. I tassi d’interesse attuali per i prestiti commerciali e i consumatori rimangono elevati, anti-regressivi rispetto ai tassi ufficiali, limitando il potenziale sostegno economico derivante dal ribasso dei tassi.
L’equilibrio tra la politica monetaria restrittiva e la spesa pubblica espansiva è messo in discussione, evidenziando come la crescita del PIL degli ultimi anni sia stata alimentata maggiormente da interventi pubblici piuttosto che da un processo economico sano. Inoltre il gestore avverte, che un eventuale aumento del debito pubblico e le prossime elezioni potrebbero non apportare cambiamenti significativi nelle politiche economiche.
Le previsioni della Lemanik non sono ottimistiche
Si anticipa, infatti, una recessione nel 2025, causata da una continua pressione sui Treasury e sull’economia, influenzata dall’alto livello di indebitamento e dalle crescenti insolvenze. Viene previsto un possibile indebolimento del dollaro, che potrebbe portare a crisi economiche simili a quelle vissute in passato. Questo contesto complesso richiede una gestione attenta dei capitali e delle risorse, specialmente nelle economie emergenti che potrebbero beneficiare di un ambiente sfavorevole per i paesi occidentali.
In conclusione, si esprime un sentimento di allerta per i potenziali sviluppi futuri nel contesto economico globale, evidenziando la necessità di riforme strutturali che potrebbero emergere solo in seguito a crisi significative, mettendo in discussione l’efficacia delle attuali politiche monetarie e fiscali statunitensi.
Puntare ancora sull’oro?
Secondo il gestore la materia prima è orientata a raggiungere la valutazione di 5.000 dollari circa entro due anni.
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