Il dibattito sull’eventualità che la Federal Reserve (FED) possa evitarci una recessione è tornato di attualità a causa dei recenti dati economici che hanno superato le aspettative al ribasso. Molti investitori speravano in un taglio dei tassi di interesse di 50 punti base, e Jerome Powell, presidente della FED, non ha deluso. Attenzione però, l’Indice dei prezzi al consumo (CPI) pubblicato di recente ha mostrato un inatteso incremento, suggerendo che la lotta contro l’inflazione è tutt’altro che conclusa. Pertanto, ci si aspetta che la FED adotterà anche nelle prossime settimane un approccio cauto, dopo aver prediletto un iniziale abbassamento dei tassi di 50 punti base.
Veniamo ai mercati. La chiusura della seduta odierna potrebbe dispiegare effetti per i prossimi 30 giorni. Infatti, dopo la volatilità delle ultime settimane, riteniamo che sia probabile l’inizio di una fase direzionale. In quale direzione? Rialzo o ribasso? Potrebbe dipendere dalla chiusura settimanale odierna. Cosa attendere fino al 19 ottobre sui mercati azionari? La risposta potrebbe quindi venire già da oggi.
Il Focus su argento e oro di UBP
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Nel mese di agosto, il prezzo dell’oro ha raggiunto nuovi massimi storici, salendo da circa 2.400 a 2.531 dollari per oncia, grazie al calo dei rendimenti statunitensi dopo dati sul lavoro del mese di luglio, che si sono rivelati inferiori alle aspettative. Si prevede che, nel mese di settembre, l’oro subirà un periodo di consolidamento, poiché gran parte dei guadagni annuali sembra già riflesso nei prezzi attuali, considerando le aspettative di un ciclo di riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve. Nonostante ciò, il contesto rimane favorevole per la materia prima, con diverse Banche centrali che abbassano i tassi, e non si prevedono rischi significativi al ribasso. Inoltre, la recente ripresa dei mercati azionari riduce la necessità per gli investitori di liquidare posizioni lunghe in oro.
Tuttavia, sono diminuiti gli acquisti fisici da parte delle Banche centrali, da 80 a 40 tonnellate mensili, ma si ipotizza che riprenderanno in caso di flessioni del mercato. È stata rivista al rialzo la previsione del prezzo dell’oro, influenzata dalla politica monetaria globale e dall’aspettativa di un indebolimento del dollaro. Anche l’argento ha guadagnato terreno, ma non si prevedono rialzi significativi nel breve termine a causa di dati economici deludenti, in particolare nei settori manifatturiero e della domanda globale. Si prevede che il prezzo dell’argento resti ancora sotto pressione e continui a presentare volatilità.
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Nel mercato obbligazionario, i rendimenti dei Treasury USA sono diminuiti significativamente, favorendo un rally che riflette il rallentamento della crescita economica e le aspettative sui tassi. Anche se questo ha avvantaggiato i titoli obbligazionari, le condizioni economiche non sembrano favorevoli per il mercato azionario, dove gli utili potrebbero risentire della frenata dell’attività economica. In questo contesto, gli investitori dovrebbero orientarsi verso società con margini protetti e solidi flussi di cassa.
La volatilità nei mercati azionari è aumentata a causa di segnali di debolezza nel mercato del lavoro e di un rallentamento generale. Con l’incertezza politica in vista delle elezioni americane, si prevede che questa instabilità persisterà. I titoli azionari difensivi, in particolare i dividend grower, potrebbero offrire rendimenti più interessanti e minore volatilità rispetto al mercato generale. Recentemente, i titoli growth large cap hanno mostrato segni di debolezza, con un calo significativo, mentre i dividend growers hanno subito perdite più contenute, dimostrando una resilienza maggiore.
Inoltre, mentre l’inflazione continua a essere superiore all’obiettivo del 2% della FED, le aziende che aumentano i dividendi tesaurizzano solidità finanziaria che potrebbe aiutarle a far fronte a tali pressioni inflazionistiche. Negli anni, queste società hanno storicamente garantito rendimenti annualizzati più elevati con una minore volatilità, rendendole una scelta valida per l’allocazione di portafoglio a lungo termine. Si suggerisce un focus sui dividend grower per ottenere un bilanciamento efficace tra rendimento e rischio.
Cosa attendere fino al 19 ottobre sui mercati azionari? I livelli da monitorare secondo i nostri algoritmi
Alle ore 19:52 della seduta di contrattazione del giorno 19 settembre abbiamo letto i seguenti prezzi:
Dax Future
19.046
Eurostoxx Future
4.955
Ftse Mib Future
34.100
S&P500
5.731,02.
La chiusura di questa settimana dovrebbe chiarire le sorti dei prezzi fino al nostro setup del 19 ottobre. Al momento, si ritene probabile una continuazione della fase rialzista se la chiusura odierna sarà superiore ai seguenti livelli:
Dax Future
18.738
Eurostoxx Future
4.858
Ftse Mib Future
33.780
S&P500
5.623,89
Vedremo cosa accadrà.
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