Cosa attendere dalla trimestrale di Italgas? Il recente piano industriale e studio del grafico

Attesa per la trimestrale di Italgas-Foto da pixabay.com

In questi giorni è iniziata una nuova stagione di trimestrali a Piazza Affari, con gli investitori che seguiranno da vicino i risultati delle aziende per valutare le prospettive economiche per la fine dell’anno e il 2025. È stato redatto un calendario con le date dei Cda delle imprese del Ftse Mib, dove verranno approvati i conti del terzo trimestre 2024, salvo eventuali modifiche.

Ad esempio, Saipem pubblicherà i dati il 23 ottobre, mentre ENI, il 24. Grande attesa dopo il recente crollo per la trimestrale di Stellantin del 31 ottobre. Cosa attendere dalla trimestrale di Italgas che verrà pubblicata il 24 ottobre?

Il piano industriale per i prossimi anni

Nelle scorse settimane, il consiglio di amministrazione di Italgas ha approvato un ambizioso piano industriale per il periodo 2024-2030, confermando il suo impegno nel consolidamento del settore della distribuzione del gas in Italia e nel mantenimento del rating di credito attuale. Un aspetto centrale è l’aumento degli investimenti pianificati, che ammontano a 15,6 miliardi di euro, segnando un incremento significativo di 7,5 miliardi (+92%) rispetto al piano precedente.

Gli investimenti si concentreranno su diverse aree strategiche: l’acquisizione di 2i Rete Gas, lo sviluppo della rete di distribuzione del gas in Italia e Grecia, l’espansione nel settore idrico e un forte impegno verso l’efficienza energetica, in linea con gli obiettivi climatici europei. In particolare, per il potenziamento della rete gas italiana, sono previsti 12,8 miliardi di euro, di cui 2,7 miliardi saranno destinati alla digitalizzazione. Inoltre, un investimento di 1,1 miliardi è dedicato alla partecipazione alle gare ATEM e allo sviluppo delle concessioni.

Grazie a queste strategie, Italgas si aspetta di raggiungere ricavi di circa 3,6 miliardi di euro e un EBITDA di 2,8 miliardi entro il 2030, con una crescita annua attesa del 13% per l’EBITDA e del 10% per l’utile per azione, tenendo conto dell’aumento di capitale. L’acquisizione di 2i Rete Gas porterà a una crescita della RAB (Regulatory Asset Base) delle infrastrutture a un tasso medio del 9,4%, raggiungendo 18,2 miliardi di euro entro la fine del periodo.

La struttura finanziaria legata all’acquisizione sarà gestita con attenzione, mantenendo un rapporto di indebitamento su RAB attorno al 65% entro il 2028, con un costo medio del debito previsto sotto il 3%. Per il 2024, l’azienda conferma la sua guidance con ricavi attesi di 1,8 miliardi e un EBITDA compreso tra 1,32 e 1,35 miliardi. Infine, la politica dei dividendi fino al 2026 è stata rinforzata per garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva, prevedendo un dividendo annuale incrementato del 5% rispetto all’annualità precedente o il 65% dell’utile netto rettificato per azione.

Quali sono le raccomandazioni degli analisti come riportato dal sito Marketscreener?

Accumulate con target a 6,078 con una sottovalutazione potenziale di circa il 3%.

Cosa attendere dalla trimestrale di Italgas? Focus sul grafico

Le azioni negli ultimi giorni  si sono mosse di media in area 5,89 euro, dopo che nel corso dell’anno hanno segnato il minimo 4,57 e il massimo a 5,89.

Secondo i nostri algoritmi basati sullo studio dei supporti/resistenze passati dei prezzi, il supporto di lungo termine più importante al momento è rappresentato dal minimo di 4,57, segnato durante la settimana del 24 giugno.  il supporto di breve termine più importante al momento è rappresentato dal minimo di 5,345, segnato durante la seduta di contrattazione del 4 ottobre.

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