Cosa accadrà alla sterlina dopo il mancato accordo sulla Brexit?

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Cosa accadrà alla sterlina dopo il mancato accordo sulla Brexit? La risposta a questa domanda arriva dai grafici. Quella che arriva nella vita reale a seguito delle azioni della politica, invece, è del tutto imprevedibile.

Basti pensare che in vista del “no deal”, Boris Johnson ha schierato le nave da guerra britanniche per difendere le acque territoriali. Uno scenario che ci porta indietro nel tempo e che potrebbe avere conseguenze sulla vita reale  molto importanti. Le prima avvisaglie si vedono già in Francia al porto di Calais, dove si sono formate code chilometriche verso la Gran Bretagna.

D’altra parte, lo stesso primo ministro inglese ha spiegato che un “no deal” è molto molto probabile.

Ma cosa accadrà alla sterlina dopo il mancato accordo sulla Brexit? Andiamo a interrogare i grafici per capire cosa ci aspetta sui principali cross valutare che riguardano la sterlina: quello con l’euro e quello col dollaro americano.

Analisi grafica e previsionale sul cambio EURGBP

Il cambio euro sterlina (FXEURGBP) ha chiuso la seduta del 11 dicembre a 0,9163 in rialzo dello 0,37% rispetto alla seduta precedente.

Se il mese di dicembre dovesse chiudere su questi livelli potremmo assistere a un’esplosione del prezzo dell’euro nei confronti della sterlina. Come si vede dal grafico, infatti, dopo 9 mesi di tentativi, le quotazioni potrebbero rompere la forte resistenza in area 0,9118. Si aprirebbero, quindi, le porte a un’ascesa dei prezzi almeno fino al II obiettivo di prezzo in area 0.9995. La massima estensione del rialzo, invece, si trova in area 1,0834.

Qualora, invece, la rottura del livello indicato dovesse fallire l’euro potrebbe indebolirsi fino in area 0,8798.

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Analisi grafica e previsionale sul cambio GBPUSD

Il cambio sterlina dollaro (FXGBPUSD) ha chiuso la seduta del 11 dicembre a 1,3225 in ribasso dello 0,58% rispetto alla seduta precedente.

Al momento il cambio sterlina dollaro è poco influenzato dalle vicende della Brexit. Continua, infatti, la fase laterale tra 1,296 e 1,357.

Solo la rottura di uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Al rialzo gli obiettivi sono quelli indicati in figura. Al ribasso, invece, si potrebbe tornare verso i minimi annuali.

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