Cosa accadrà ai BTP se la BCE taglierà i tassi di interesse?

Cosa accadrà ai BTP se la BCE taglierà o tassi di interesse-Foto da pexels.com

I mercati azionari sono sui massimi degli ultimi mesi, il Bitcoin sembra volare e le Banche centrali entro qualche mese potrebbero tagliare i tassi di interesse. Al momento questi sono al 5,25 e 5,50% per la Federal Reserve e al 4,5% per la Banca Centrale Europea al 4,5%.  Da dicembre scorso gli investitori stanno puntando sull’inizio dei tagli dei tassi, ma accadrà? Oppure di mese in mese questa ipotesi verrà rinviata? Cosa accadrà ai BTP se la BCE taglierà i tassi di interesse?

La riunione della BCE del 7 marzo

La Banca centrale europea ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse al 4,5% nella sua riunione di marzo, come previsto, e probabilmente farà altrettanto in aprile. La presidente Christine Lagarde ha spiegato che, sebbene non sia stata discussa l’ipotesi di un taglio, si è iniziato a considerare una riduzione dell’orientamento restrittivo qualora giungessero informazioni sufficienti a rafforzare la fiducia dei banchieri centrali. Tuttavia, Lagarde ha chiarito che ad aprile i dati saranno ancora insufficienti per prendere una decisione, ma a giugno saranno più numerosi.

La BCE ha rivisto al ribasso le sue previsioni sull’inflazione, principalmente a causa di un minore contributo dei prezzi dell’energia. Sebbene l’inflazione sia prevista rimanga sopra l’obiettivo del 2%, ci sono preoccupazioni riguardo alla crescita dei salari e dei profitti, che potrebbero alimentare pressioni inflazionistiche. Le stime di crescita economica sono state leggermente riviste al ribasso, con un recupero graduale previsto nella seconda metà dell’anno.

La possibilità di un taglio dei tassi a giugno sembra probabile, anche se non è garantita. Lagarde ha dichiarato che la BCE non aspetterà che l’inflazione raggiunga il 2% prima di iniziare a tagliare i tassi, e le aspettative di mercato sembrano allinearsi alle intenzioni della Banca centrale.

Effetto sugli investimenti

L’effetto sulle scelte d’investimento è notevole. Le obbligazioni sono particolarmente sensibili alle oscillazioni dei tassi di interesse: quando i rendimenti salgono, i prezzi dei bond tendono a calare e viceversa. Un taglio dei tassi solitamente si traduce in un aumento dei prezzi delle obbligazioni a lungo termine e quindi in un abbassamento dei rendimenti. Per quanto riguarda le azioni, un ribasso dei tassi di interesse tende ad avere effetti positivi, specialmente se supportato da utili aziendali solidi, portando in genere a un rialzo dei prezzi. Anche le materie prime, o commodities, sono sensibili ai movimenti dei tassi di interesse.

L’impatto sui mutui varia a seconda del tipo di tasso applicato. I mutui a tasso variabile sono i più influenzati dai cambiamenti nei tassi di interesse e negli ultimi due anni hanno registrato aumenti significativi nelle rate mensili a causa degli aumenti dei tassi. Il tasso di interesse di un mutuo variabile è spesso legato all’Euribor e secondo le previsioni, basate sull’andamento dei futures sull’Euribor, le rate dei mutui potrebbero iniziare a diminuire tra maggio e giugno. Ciò potrebbe portare a risparmi medi mensili compresi tra 14 e 22 euro. Secondo le simulazioni, l’Euribor a 3 mesi dovrebbe scendere al 3% entro la fine del 2024 e al 2,65% entro giugno 2025, consentendo risparmi supplementari sulla rata mensile tra 67 e 100 euro.

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I BTP vengono emessi a 100 e rimborsati a 100. Durante la loro “vita” si muoveranno sotto o sopra 100. Per quale motivo?

In modo davvero semplicistico possiamo dire che sono le attese e le variazioni dell’inflazione e dei tassi di interesse (e lo spread):

salgono i tassi, scendono i prezzi dei BTP e aumentano i rendimenti;

i tassi stanno fermi o scendono, i prezzi dei BTP tendono a salire e diminuiscono i rendimenti.

Cosa accadrà ai BTP se la BCE taglierà i tassi di interesse?

Per mantenere il polso della situazione ora andremo a studiare le attuali dinamiche del BTP Future. Questo tende ad anticipare quello che poi potrebbe accadere sui BTP

Il BTP Future scadenza giugno  ha chiuso la giornata di contrattazione dell’8 marzo al prezzo di 119,82. Da inizio anno ha segnato il minimo a 116,80 e il massimo a 120,07.

Come scritto nell’articolo precedente di dicembre, nel breve termine il prezzo avrebbe puntato verso area 120. Tale obiettivo è stato centrato. I prezzi ora sono a stretto contratto con delle trend line importanti. Da questi livelli il prezzo del BTP Future potrebbe scendere e quindi far scendere i prezzi dei BTP e aumentare quindi nuovamente i rendimenti, oppure continuare a salire facendo diminuire i rendimenti.

Dal punto di vista grafico, inversioni ribassiste se i prezzi torneranno stabilmente sotto i 116,80 in chiusura settimanale.

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