Sembra un paradosso, ma la notizia che gira sul web negli ultimi giorni riguarda la possibilità di aprire la partita IVA con data retroattiva e ottenere un bonus di 1.000 euro. Si tratta del contributo a fondo perduto riconosciuto ai possessori di partita IVA. In molti hanno intenzione di correre ad aprire la partita IVA prima del 23 marzo. 1.000 euro per tutti, saldi di fine stagione in vista? Verifichiamo cosa prevede il Decreto Sostegni e chi può accedere al bonus di 1000 euro.
Correre ad aprire la partita IVA prima del 23 marzo. 1000 euro per tutti, saldi di fine stagione?
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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il fac simile e le istruzioni per richiedere il contributo a fondo perduto previsto nel Decreto Sostegni. Il provvedimento è entrato in vigore dal 23 marzo 2021 e prevede delle regole precise per partite IVA e imprese. Rientrano coloro che per l’emergenza sanitaria hanno subito un calo del fatturato.
Chi sono i beneficiari? Possono fare domanda del contributo a fondo perduto i soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professioni, titolari di partita IVA. Inoltre, è richiesta la residenza nel territorio dello Stato.
In riferimento al calo di fatturato, rientrano coloro che all’entrata in vigore del provvedimento, abbiano conseguito dei ricavi non superiore a 10 milioni di euro.
Tra i beneficiari anche gli enti non commerciali ed enti religiosi riconosciuti, che svolgono attività commerciali.
Invece, sono esclusi coloro che hanno cessato l’attività all’entrata in vigore del Decreto Sostegni (23 marzo 2021). E anche, coloro che hanno attivato la partita IVA successivamente al 23 marzo 2021, gli enti pubblici, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione.
Tutti possono accedere al bonus 1.000 euro?
Da quest’ultima precisazione del provvedimento, sembra che rientrino anche le partita IVA aperte prima del 23 marzo.
Ed ecco perché sul web si incentiva ad aprire la partita Iva prima del 23 marzo. Da considerare che, è possibile aprire la partita IVA con una retroattività di 30 giorni. Quindi, sembrerebbe fattibile questa procedura.
Si attendono, comunque, precisazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Anche perché, un altro dubbio che investe i professionisti del settore è: sarà valida la sola partita IVA o sarà richiesta anche l’iscrizione della Camera di Commercio, con data anteriore al 23 marzo? La cosa non è chiara. Sicuramente ci saranno delle precisazioni già pronte per essere pubblicati da parte dell’AdE.