Purtroppo è così: coronavirus ha i riflessi sull’economia mondiale. Gli effetti recessivi vanno dal commercio all’industria, dai mercati finanziari alle materie prime. Emblematico il caso della soia che in dieci giorni consecutivi ha perso terreno. La quotazione ha avuto un ribasso del 10% a causa delle crescenti preoccupazioni sul calo della domanda del mercato cinese. Coronavirus ha effetti non solo sulla vita delle persone ma anche su ciò che ci circonda.
Mercato della soia e coronavirus
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Non è un mistero che la Cina è la più grande consumatrice di soia (CBOT:ZS1!)poiché viene utilizzata nell’alimentazione del bestiame. L’aumento del consumo di carne ha fatto salire la richiesta della materia prima e l’importazione ha avuto un effetto rialzista.
Chi coltiva più soia
Stati Uniti e Brasile sono gli Stati che si contendono il primato di chi coltiva più soia. Eppure tra Cina e Usa si era trovato un accordo sui dazi e tutto faceva presagire ad un futuro di scambi commerciali favorevoli. La Cina per evitare effetti deleteri si era impegnata ad acquistare più soia dai mercati statunitensi. Con la situazione attuale non è da scartare che l’Usa possa rivedere gli accordi. Siamo nel campo delle ipotesi ma con Trump non bisogna mai dare nulla per scontato.
Prodotti agricoli, l’andamento dei mercati
I prezzi dei prodotti agricoli dipendono da ciò che avviene nel mondo. Da una analisi della Coldiretti viene fuori che l’andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli è sempre piu’ fortemente integrato con i movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi fino alle materie prime agricole.
Chi produce più soia in Europa
L’Italia ha il primato in Europa di produrre più soia ma non basta per accontentare tutti. Avendo una produzione deficitaria deve necessariamente importare il prodotto.
Il valore del cibo
La filiera agroalimentare in Italia è una vera ricchezza. Il cibo genera una cifra di 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil ed offre lavoro a 3,8 milioni di occupati.
Approfondimenti: Il grano ha un boom rialzista, ma non a causa del coronavirus