La nuova legge di Bilancio del Governo Meloni dovrebbe prevedere lo stop alle sanzioni contro i commercianti che rifiutano pagamenti col pos. Almeno, con un tetto fino a 60 euro. Ed ecco perché storcono la bocca se paghiamo con la carta.
Tra le misure che sta per adottare la nuova legge di Bilancio, ce n’è una che ci toccherà anche da vicino. Infatti, sarà abolita la sanzione contro i commercianti. Quella che li colpisce se rifiutano il pagamento col pos. Con un limite, però.
Infatti, non si pagheranno più multe col tetto portato a 60 euro. O meglio, dovrebbe essere così, ma potrebbe essere più basso. Infatti, nulla è deciso e il tetto potrebbe scendere a 30 euro.
Perché i commercianti non vogliono, in alcuni casi, i pagamenti in pos
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Si sta discutendo in merito a questa decisione. Perché i commercianti sarebbero contenti? Dobbiamo pensare a quello che succede quando effettuiamo un pagamento con la carta. Perché, per loro, è un costo. Di recente, Sos Tariffe ha, però, fatto uno studio dove si evidenzia una cosa interessante. Che si sta riducendo.
A partire dal canone del pos. Infatti, sarebbe sceso, mensilmente di quasi un terzo, rispetto a 5 anni fa. Ovvero, in media, 6,60 euro. Per non parlare di quanto si paga nelle commissioni e anche quello è un costo. Infatti, chi riceve pagamento col pos deve pagare. In media, l’1% di commissione per ogni pagamento. A loro, quindi, conviene usare il pos o i contanti durante un pagamento?
Fino a 5 euro sono azzerate le commissioni, ma poi salgono per molti commercianti
Un esempio potrebbe aiutare a capire il problema di tanti commercianti. Prendiamo un bar. Fino a 5 euro, non si pagano commissioni. Quindi, chiedere di pagare il caffè col pos, oltre al canone, non sottrae commissioni. Però, proviamo a fare l’esempio di due cappuccini e due brioches, ovvero, di spendere 5,50 euro. Il barista, potrebbe vedersi applicata una commissione di 50 centesimi. Praticamente, quasi il 10% su quanto incassato. Ecco perché per un commerciante, non avere più l’obbligo fino a 30 o 60 euro, potrebbe essere di aiuto.
Anche se Fabrizio Balassone, di Banca d’Italia, ha evidenziato una cosa interessante. Ovvero, che anche il contante, per il commerciante, ha un costo. Secondo stime di Bankitalia, superiore a quello dei pagamenti con carte di debito o credito. Questo, per la sicurezza, come assicurazione e rischio furti.
Conviene usare il pos o i contanti? Ecco cosa cambia a chi acquista
Perfetto, questo è il discorso che riguarda il commerciante e che, ovviamente, potrebbe essere più ampio. Al cliente cosa conviene? Perché anche per noi potrebbe cambiare qualcosa. Insomma, per noi meglio pagare con carta o contanti? Diciamo che, di base, per noi è indifferente. Prelevare contanti, se fatto al nostro sportello, non ci costa nulla. Anche se dovremmo sapere cosa succede a prelevarne più di mille. E pagare con la carta, in base agli accordi fatti, anche.
Magari, potrebbe costarci 1 euro ricaricare una carta. Anche se è utile sapere quanti contanti si possono tenere in tasca per non infrangere la legge. A parte questo, il contante dovrebbe essere preferito per un motivo. Così, abbiamo la spesa sempre sotto controllo e il budget. Quando si usa la carta, potremmo superare il budget, senza accorgercene.