Se siete in dubbio su quale misura scegliere per andare in pensione il prossimo anno, basta analizzare qualche dato. Perché può capitare che una lavoratrice che abbia raggiunto i 41 anni e 10 mesi di contributi si ponga la domanda. Quale misura conviene maggiormente, sia a livello economico che di condizioni? Continuate a leggere i prossimi paragrafi per capire le differenze tra le due misure
I dubbi su come pensionarsi, soprattutto nel 2023 sono molti. Rimangono invariate moltissime misure, ma viene aggiunta la Quota 103 che può sembrare una novità. E può creare confusione in molti lavoratori.
Ma non lasciatevi ingannare dal nome nuovo e accattivante. Si tratta, comunque, di una pensione a 62 anni con almeno 41 anni di contributi. E nei prossimi paragrafi spiegheremo perché non conviene scegliere la Quota 103 rispetto alla pensione anticipata ordinaria.
Il calcolo della pensione non cambia
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Il calcolo dell’assegno che vi spetterà sia con la Quota 103 che con la pensione anticipata ordinaria è lo stesso. Ovvero:
- con sistema retributivo fino alla fine del 2011 se avete versato almeno 18 anni di contributi entro la fine del 1995;
- con sistema retributivo fino alla fine del 1995 se per quella data non avete maturato almeno 18 anni di contributi;
- con il sistema contributi per i restanti anni di contributi versati o per chi ha versato contributi solo a partire dal 1996.
Una misura non è più penalizzante dell’altra nella determinazione dell’assegno che vi spetta. Ma sono altri i fattori che dovete prendere in considerazione. Perchè in entrambi i casi la pensione vi sarà calcolata sui reali contributi versati al momento della decorrenza della misura.
Conviene scegliere la Quota 103 a chi ha i contributi per la pensione anticipata?
La Quota 103, pur non essendo penalizzante nel calcolo, non conviene rispetto alla pensione anticipata ordinaria. E se avete maturato i requisiti per accedere a quest’ultima misura sarà maggiormente conveniente scegliere questa per il pensionamento. Per diversi motivi che esulano da quello puramente economico.
Innanzitutto, dovete tenere presente che la Quota 103 stabilisce un limite massimo alla pensione lorda erogata. Ovvero 2.625 euro mensili. Se vi spetta una pensione lorda più alta per averla dovrete attendere di compiere i 67 anni. Con la pensione anticipata ordinaria, invece, avrete subito l’importo spettante.
Perchè conviene quella anticipata ordinaria?
La pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini conviene per altri motivi anche. E ve li andiamo ad elencare:
- a differenza della Quota 103, non vi impone il divieto di cumulo con i redditi da lavoro fino al compimento dei 67 anni;
- per i dipendenti pubblici non richiede una finestra di attesa di 6 mesi ma solo di 3;
- sempre per i dipendenti pubblici non richiede un’attesa più lunga per l’erogazione del TFS.