Al contribuente che si trova in difficoltà economiche risulta vantaggioso il reddito di cittadinanza o gli conviene richiedere quello di emergenza? E soprattutto chi già percepisce il reddito di cittadinanza può rinunciarvi e inviare la domanda all’Inps per il sussidio di emergenza? La risposta a quest’ultima domanda la trovate nell’articolo “Chi percepisce il reddito di cittadinanza può richiedere il reddito di emergenza?”
Verifichiamo adesso se conviene richiedere il reddito di cittadinanza o di emergenza in riferimento agli importi dei due ammortizzatori economici. Anzitutto non tutti i contribuenti hanno diritto al reddito di emergenza. I requisiti richiesti per l’accesso al beneficio di emergenza (Rem) sono diversi da quelli del reddito di cittadinanza.
Ricordiamo difatti che chi richiede il Rem deve presentare un Isee aggiornato ad aprile 2020 che attesti redditi inferiori a 15mila euro. I contribuenti che invece richiedono il reddito di cittadinanza devono appartenere ad una fascia di reddito più bassa. Devono essere disoccupati o dimostrare di lavorare solo saltuariamente e presentare un’Isee inferiore a 9.360 euro su base annuale.
Conviene richiedere il reddito di cittadinanza o di emergenza?
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Se si considera la durata di erogazione dei due sussidi governativi la scelta da compiere risulta semplice. Il reddito di cittadinanza ha una durata pari a 18 mesi e può essere rinnovato se le condizioni economiche del percettore non migliorano. Il reddito di emergenza raggiunge il beneficiario solo per due mensilità salvo eventuali proroghe che il Governo approverebbe se si dovesse prolungare l’emergenza epidemiologica.
Vi sono differenze importanti anche in riferimento agli importi che l’Inps corrisponde per i due sostegni finanziari. Chi percepisce il reddito di cittadinanza riceve mensilmente una ricarica sulla card con cui provvedere all’acquisto dei beni di prima necessità.
L’assegno del RdC ha un importo pari a 780 euro, ma non si tratta di una cifra prefissata e identica per l’intera platea dei beneficiari. L’entità della ricarica varia a seconda dei redditi percepiti, di eventuali redditi patrimoniali, del numero dei componenti all’interno del nucleo familiare.
Il beneficiario del reddito di cittadinanza riceve 380 euro in meno al mese se possiede l’abitazione in cui risiede e non deve quindi pagare il canone di locazione. Al contribuente che invece avanza richiesta del reddito di emergenza spetta una somma che oscilla tra i 400 e gli 800 euro. Se però all’interno del nucleo familiare vi è un soggetto disabile l’importo del Rem sale a 840 euro.