Nel corso degli ultimi due anni tra pandemia e guerra tra Russia e Ucraina l’andamento delle commodities è stato abbastanza movimentato. In particolare, il petrolio ha avuto importanti movimenti sia al rialzo che al ribasso. Ricordiamo, infatti, che nel primo semestre del 2020 il prezzo del greggio era addirittura segnato prezzi negativi. Successivamente, è partito un lungo movimento rialzista durato due anni che ha portato a segnare un massimo in area 120 dollari. L’oro, invece, ha avuto un andamento più regolare. Conviene comprare oro o petrolio?
Il confronto tra l’andamento dell’oro e quello del dollaro assumendo come valore di partenza quota 100 per entrambi all’inizio del 2020 è mostrato nel grafico seguente.
Le indicazioni dell’analisi grafica sull’oro
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L’oro ha chiuso la seduta del 13 gennaio in rialzo dell1,21% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.921,7 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo del 2,78%.
Da novembre 2022 in poi l’oro è scattato al rialzo passando in poco più di due mesi da area 1.650 dollari ad area 1.950 dollari. In particolare, il 2023 è iniziato nel migliore dei modi con quattro settimane consecutive al rialzo come non si vedevano da agosto 2022. Un ritorno sui massimi del 2020 in area 2.200 dollari, quindi, potrebbe essere molto probabile.
Sui motivi per i quali il 2023 potrebbe essere un buon anno per l’oro abbiamo già riportato in dettaglio in un precedente articolo. Qui ci limitiamo a ricordare che, sebbene non ci siano indicazioni statistiche solide, possiamo affermare quanto segue
- L’oro ha registrato buone performance nelle recessioni;
- L’oro ha fornito ottimi rendimenti dopo i picchi dell’indice del dollaro;
- La stagflazione porta a rendimenti positivi per gli investitori in oro.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul petrolio
Il petrolio ha chiuso la seduta del 13 gennaio a quota 79,86 dollari, in rialzo dell’1,88% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo dell’8,26% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Nonostante un rialzo settimanale di oltre l’8%, i rialzisti non hanno ancora avuto la meglio sulla tendenza ribassista di medio/lungo termine. Come si vede dal grafico, infatti, la barra settimanale si è sviluppata all’interno di quella precedente e, quindi, non ha aggiunto alcuna informazione o ha cambiato la tendenza ribassista in corso. Solo una chiusura settimanale superiore a 81,50 dollari potrebbe dare la svolta rialzista sul petrolio.
In caso contrario continuerebbe la discesa che potrebbe accelerare nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 72,46 dollari.
Conviene comprare oro o petrolio?
Considerando la situazione geo-poitica mondiale, lo scenario economico che potrebbe andare verso una recessione e il grafico dei prezzi possiamo che l’oro ha maggiori probabilità di fare meglio del petrolio nel corso del 2023.