L’introduzione dell’euro risale al 1° gennaio 1999. All’epoca, divenne la valuta di più di 300 milioni di cittadini europei. Per 3 anni, fu solo una moneta scritturale, usata quindi soltanto per fini contabili. Il contante vero e proprio è poi entrato in circolazione il 1° gennaio del 2002. Da quel momento, l’euro, che tuttora utilizziamo, ha definitivamente sostituito le banconote e le monete delle varie valute nazionali secondo un tasso di conversione fisso.
Molti di noi, si ricorderanno il momento di questo passaggio. Così come i primi momenti di tentennamento nell’utilizzare la nuova moneta. Nel momento del passaggio dalla lira all’euro, molti hanno conservato alcuni esemplari delle banconote e delle monete che stavano per diventare inutilizzabili. Si tratta di un bel ricordo. Inoltre, sono esemplari da mostrare ai giovani d’oggi che, all’epoca, erano bambini. Questi, infatti, neppure se la ricordano la nostra “cara” vecchia lira. Di certo ne hanno sentito parlare, ma non sono mai stati abituati ad utilizzarla. Più volte, abbiamo visto che la mania di conservare tutto, con il passare degli anni, può rivelarsi una gran bella fortuna. Col trascorrere del tempo, infatti, molti oggetti possono acquistare valore. Non c’è bisogno che si tratti di opere d’arte o di gioielli preziosi.
Ad assumere valore, perché ricercato dai collezionisti, può essere ad esempio un libro famoso che molti hanno letto, oppure qualche videocassetta. Ma torniamo al caso delle vecchie lire.
Controlliamo cassetti e salvadanai perché chi ha conservato questa moneta delle vecchie lire ha tra le mani un vero tesoro
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La moneta che potrebbe valere una bella cifra è un pezzo da 200 lire. A livello estetico, questo pezzo aveva caratteristiche ben specifiche che lo rendevano subito riconoscibile. Questa moneta era piuttosto sottile ed aveva una colorazione dorata perché realizzata con una lega di bronzo.
La moneta da 200 lire standard è denominata Lavoro. Presenta l’incisione di un ingranaggio, all’interno del quale è riportato il valore della moneta stessa. Al di sotto, invece, è specificato l’anno di realizzazione. Sull’altra faccia, invece, troviamo il profilo destro di una donna. In basso, la firma di M. Vallucci, l’autore.
La moneta da 200 lire venne coniata dal 1977 fino al 2001. Aveva un potere d’acquisto medio. Nel corso degli anni, ne hanno realizzate alcune edizioni particolari, a scopo commemorativo. Tuttavia, questi esemplari vennero coniati in tirature elevate. Pertanto, non costituiscono delle vere e proprie rarità.
C’è però una moneta da 200 lire che è molto ricercata dai collezionisti. Non si tratta di una “special edition”, quanto piuttosto del frutto di un errore di conio. L’esemplare in questione risale al 1977, e quindi al primo anno della sua produzione.
Gli esemplari di quell’annata che riportano la scritta “PROVA”, avrebbero un valore di 850 euro circa. Ovviamente, il massimo del valore è riconosciuto se la moneta si presenta in perfette condizioni. Per non avere dubbi possiamo rivolgerci ad un esperto di numismatica.
All’epoca ne furono coniati 1500 pezzi. Non sono molti ma la fortuna potrebbe aver guardato dalla nostra parte. Quindi, controlliamo cassetti e salvadanai perché potremmo avere tra le mani un bel tesoretto ed esserne del tutto ignari!
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