Controlli e sanzioni salatissime per i pensionati che dimenticano di inviare questa dichiarazione e potrebbero perdere alcuni pagamenti dall’INPS 

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Ormai è chiaro che qualunque cosa si fa si lasciano tracce. L’esempio lampante è il ritratto in bella vista della propria vita raccontato sui social. Quindi avrebbe vita facile chi volesse controllare o ottenere una conferma sul nostro stile di vita. Chiaramente, poi, ci sono una marea di dati che ci riguardano e che dal 2022 l’Agenzia delle Entrate potrà utilizzare per indagini finanziarie. La circostanza che anche il limite del contante sia passato a 1.000 euro ha di fatto incrementato le transazioni non cash. Ovvero pagamenti con bonifici, carte e poi trasferimenti da wallet e anche assegni. Pertanto, considerando l’enorme mole di dati a disposizione del Fisco, i controlli non saranno solo orientati alle spese ma anche ai guadagni.

In particolare potrebbero arrivare controlli e sanzioni salatissime per i pensionati che distrattamente iniziano un lavoro senza darne comunicazione. Infatti, particolare attenzione rivestiranno i movimenti che possono indicare un reddito da attività lavorativa.Tra l’altro è recentissima una disposizione dell’Ispettorato del Lavoro che prevede multe fino a 2.500 euro per la mancata comunicazione di un’attività lavorativa anche occasionale. Sembra evidente, quindi, che l’attenzione sul tema sia massima.

Controlli e sanzioni salatissime per i pensionati che dimenticano di inviare questa dichiarazione e potrebbero perdere alcuni pagamenti dall’INPS

I pensionati sono la categoria che potrebbe essere passata al vaglio. Sicuramente continuare a lavorare dopo la pensione è legale e legittimo se pensiamo che l’importo medio delle pensioni è basso rispetto al costo della vita. Ancor più basso è l’importo dell’assegno d’invalidità minore che è pari ad euro 291,69 se non si superano circa 5.000 euro di guadagni.

Perciò, principalmente chi è riuscito con i diversi scivoli messi a disposizione ad andare in pensione un po’ in anticipo potrà avviare un lavoro. Attenzione però perché sarà facile verificare se si percepiscono redditi non dichiarati attraverso facilità di accesso a tutti i movimenti sia sul conto che online. Magari fino ad oggi si poteva pensare che lavorare con i social o in generale su internet potesse passare inosservato. Con le nuove regole di controllo, invece, le anomalie verranno approfondite dall’Agenzia delle Entrate. Ma cosa rischia un pensionato che non dichiara i redditi? Innanzitutto, soprattutto se il lavoro avviato è in forma individuale o autonoma  si rischia la sanzione per omessa dichiarazione. Sicuramente arriveranno controlli e sanzioni salatissime per i pensionati che seppur obbligati non inviano la dichiarazione dei redditi. Poi, di conseguenza scatteranno le imposte da pagare oltre interessi e sanzioni del 30% sulla maggior base imponibile accertata.

Inoltre dopo il danno anche la beffa, soprattutto per chi percepisce l’assegno d’invalidità o in generale una prestazione INPS basata sul reddito. Infatti questi ultimi potrebbero vedersi sospese o revocate le occorrenze per superamento dei limiti di reddito.

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