Durante l’anno, sotto consiglio del medico di famiglia o meno, ci sottoponiamo alle analisi di routine del sangue e delle urine per un controllo generale. Quando si va a ritirare l’esito, spesso l’occhio cade su alcuni valori che riusciamo a interpretare: glicemia e colesterolo. In effetti, oltre ad essere ormai conosciuti da molti, sono indice di uno stato di salute più o meno ottimale. Tra le altre voci, però, ci sono quelle legate ai componenti del sangue. È sempre bene far valutare dal proprio medico il risultato delle analisi, ma a volte, purtroppo, può accadere di dimenticarcene, oppure ci fidiamo della nostra interpretazione.
Controllare i livelli di colesterolo è importante ma ci sono farmaci e alimenti che abbassano le piastrine con conseguenze sulla salute
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Controllare il numero delle piastrine è importante. Le piastrine, infatti, sono componenti del sangue prodotti dal midollo osseo aventi come funzione principale la coagulazione. In poche parole, se avviene una lesione a un vaso sanguigno accorrono le piastrine a ripararlo. Se il livello di piastrine rilevato è sotto a quello minimo, allora si può parlare di piastrinopenia. Cosa può determinare questa riduzione? Gli studiosi affermano che l’abbassamento del numero delle piastrine può essere determinato soprattutto da un fattore ereditario oppure dall’uso di alcuni farmaci e da certe patologie. Tra i sintomi si notano emorragie gastrointestinali e urinarie, flusso mestruale sovrabbondante e lividi su diverse parti del corpo. Tra i farmaci che potrebbero causare la riduzione delle piastrine abbiamo:
- antibiotici;
- barbiturici;
- diuretici;
- antinfiammatori non steroidei (FANS).
Per quanto riguarda i FANS ci sono farmaci abbastanza noti, come ad esempio l’ibuprofene, il diclofenac, il nimesulide e l’aspirina ad alto dosaggio. Gli antinfiammatori sono usati per alleviare un dolore o ridurre un’infiammazione e anche per abbassare la febbre. È importante, quindi, chiedere sempre un parere al proprio medico su quale farmaco, anche da banco, prendere e per il dosaggio, in modo da evitare le eventuali complicanze e interferenze con altri farmaci già in uso.
Gli alimenti che influiscono sul numero delle piastrine
Una delle cause della carenza di piastrine nel sangue potrebbe essere un deficit di vitamina B12. L’introduzione insufficiente di carne, pesce, latte e uova, in special modo in un’alimentazione vegana o se vi è una malattia che provoca malassorbimento intestinale, può determinare, quindi, effetti sui componenti del sangue. Per quanto riguarda, poi, gli alimenti che interferiscono con la coagulazione operata dalle piastrine, abbiamo l’aglio, anche come integratore. Anche gli estratti di ginkgo biloba possono interferire nel processo piastrinico. Inoltre, alimenti molto ricchi di vitamina K, come broccoli, cavolfiori, verza, cicoria e altra verdura dovrebbero essere assunti saltuariamente in caso di piastrinopenia. In conclusione, controllare i livelli di colesterolo è importante, ma ci sono farmaci e alimenti che abbassano le piastrine con conseguenze sulla salute. Quindi, è bene effettuare analisi di routine e farsi consigliare dal medico curante in caso di valori fuori norma.