Novità per i titolari di pensioni più alte grazie alla rivalutazione che sarà liquidata nei prossimi mesi. Ecco di quanto aumenteranno e quando arriveranno insieme agli arretrati.
La crisi economica e l’aumento dei prezzi hanno messo in difficoltà tantissime famiglie e pensionati. Al fine di garantire il potere d’acquisto ai pensionati e un tenore di vita adeguato, l’ordinamento prevede la cosiddetta perequazione delle pensioni. Con tale misura l’importo delle prestazioni pensionistiche viene adeguato all’aumento del costo della vita secondo gli indici ISTAT. L’aumento di perequazione automatica per il 2022 è già stato attribuito nei mesi di novembre e dicembre.
Mentre per il 2023 sono state effettuate le operazioni di rinnovo con l’indice provvisorio di rivalutazione pari al 7,3% ma non per tutte. Infatti a gennaio la rivalutazione è stata attribuita ai beneficiari il cui importo di pensione era compreso nel limite di 4 volte il trattamento minimo. Ciò per evitare di corrispondere importi che potessero risultare indebiti a seguito della successiva approvazione della Legge di Bilancio. Quest’ultima infatti prevedeva interventi per rimodulare le modalità d’attribuzione della rivalutazione automatica per alcuni trattamenti.
Ecco le novità dall’INPS
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L’INPS con la circolare n.20 del 10 febbraio, ha illustrato il rinnovo delle pensioni d’importo superiore a 4 volte il trattamento minimo per il 2023. Ciò in virtù di quanto previsto dall’attuale Legge di Bilancio all’art.1 co.309. Sapere pertanto che la propria pensione aumenterà, se pur di poco fa comunque piacere. L’INPS nella circolare fornisce una tabella di sintesi con l’indice di perequazione, gli importi complessivi dei trattamenti e gli importi garantiti. In particolare fornisce le indicazioni per i trattamenti d’importo superiore a 4 volte il trattamento minimo. Inoltre precisa che la rivalutazione si attribuisce in base al cumulo perequativo, considerando come unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è titolare.
Ecco di quanto aumenteranno le pensioni: controlla se l’INPS ti ha dato l’aumento
Pertanto per la rivalutazione dell’importo si considerano tutte le prestazioni presenti nel Casellario centrale delle pensioni. Il valore definitivo della percentuale di variazione per il calcolo della perequazione è pari al 7,3%.
- Per le fasce di trattamento complessivi fino a 4 volte il trattamento minimo, la percentuale di perequazione è del 100%, con un aumento del 7,3%.
- Per le fasce d’importo superiore a 4 volte e fino a 5 volte il TM, la percentuale di perequazione è 85%, con un aumento del 6,205%.
- Per le fasce d’importo superiore a 5 volte e fino a 6 volte il TM, la percentuale di perequazione è 53%, con un aumento del 3,869%.
- Per le fasce d’importo superiore a 6 volte e fino a 8 volte il TM, la percentuale di perequazione è 47%, con un aumento del 3,431%.
- Per le fasce d’importo superiore a 8 volte e fino a 10 volte il TM, la percentuale di perequazione è 37%, con un aumento del 2,701%.
- Per le fasce d’importo superiore a 10 volte il TM, la percentuale di perequazione è 32%, con un aumento del 2,336%.
- Per ciascuna fascia di trattamenti superiori da 4 volte fino a oltre 10 il trattamento minimo sono applicate fasce di garanzia. Il pagamento dell’importo rivalutato arriverà a marzo con gli arretrati di gennaio e febbraio. Pertanto controlla se l’INPS ti ha dato l’aumento!